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Quello di Piero Frosio era il 'mio' Monza, la squadra che forse ho amato di più, perché volevo bene a lui, monzese di Casignolo. Erano i tempi della promozione di B, nella seconda metà degli Anni 80, seguivo il Monza anche in trasferta e con Piero c'era un rapporto di sana amicizia.Lui dalla Gerardina a capitano del Perugia dei Miracoli, io un modesto giornalista di provincia che amavo il calcio e i colori della mia città.Piero era una persona bella che aveva portato a Monza una ventata di novità, insieme al grande Beppe Marotta. Quella squadra, grazie a tanti giovani che poi hanno fatto fortuna nel calcio, giocava bene e divertiva. Forse non mi sono mai divertito tanto, soffrendo pure. Perché chi segue il Monza sa che deve soffrire. Ma ero giovane e potevo anche permetterlo.Pierino aveva stile in campo e il carattere del buon padre di famiglia in panchina. Una sera venne a cena a casa e mia figlia si ricorda ancor oggi di quell'incontro, perché Pierino aveva l'animo umile e sincero delle persone che hanno sofferto per affermarsi. Trasmetteva sempre valori positivi. Negli anni ci siamo un po' persi, salvo qualche fugace incontro in centro, davanti al bar San Paolo dove spesso stazionava con amici e vecchi tifosi.Ciao grande Capitano, ti ho voluto sinceramente bene. La Monza biancorossa oggi è in lutto.

Carlo Gaeta