Crisi Monza, Crippa (Il Giorno): 'Prima si facevano le corse per venire qui, ora Piersilvio si metta la mano sul cuore'

Crippa sulla crisi del Monza: ‘Già accaduto in passato, ma niente paura’ 

Certo, un tempo accadeva nelle serie minori, ma non solo. Ricordate l'inizio del primo anno in A? Squadra nuova e terrorizzata, che fa solo passaggi in orizzontale e ne perde 5 di fila? E non lo aveva ordinato certo Stroppa.

Che quest'anno si sarebbe vissuta la stagione più dura di questo meraviglioso sogno che si chiama Serie A era facilmente immaginabile. Dopo la morte di Berlusconi l'orizzonte è drasticamente cambiato, ai figli non interessa andare avanti e si è compreso da tanti indizi.

Il mercato si è ristretto, Galliani è stato mandato in Senato. Questa estate si sono venduti gli unici due giocatori ad avere mercato, uno che valeva da solo 15-20 punti e ce ne stiamo accorgendo. Senza comprare nessuno. 

Un tempo c'era la fila di giocatori disposti a venire alla corte di Berlusconi, ora anche trovare un portiere si è rivelato grottesco e persino parecchi dei potenziali prestiti sono sfumati uno dopo l'altro quasi con la puzza sotto il naso.

Con un materiale così striminzito, quando i cambi a disposizione sono gli ultimi residuati ancora sotto contratto (e questa è una piaga) e che non si piglierebbe nessuno neanche alla riffa di Natale, è difficile per qualsiasi allenatore, anche scafato, combinare qualcosa. Figuriamoci Nesta, a cui non mi sento però di addossare ancora particolari responsabilità. Perché se anche saltasse, temo non ci sarebbero quattrini, almeno con questi chiari di luna, per pagarne un altro.

Si è parlato parecchio, fra i difetti di questa squadra, del suo incaponirsi con la costruzione dal basso. Non è un modulo, e credo che neppure Nesta la approvi, lo ha anche detto. A questi livelli, la costruzione dal basso non è un vezzo, ma un segno di insicurezza e paura da parte dei giocatori. Rebus sic stantibus, così stanno le cose.

Galliani per primo sa che per salvarsi servono alcuni acquisti mirati. Quando fu al Monza ai tempi del Milan, comprò quel che occorreva. Ma stavolta o Piersilvio si mette una mano sul cuore o sarà sempre più dura". 

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