Passo e Chiudo: "Dalla D alla A una tifoseria vera e coerente con il proprio stile Ultras"
Monza. Il girone d'andata è terminato e il Monza sta proseguendo spedito il suo primo anno in Serie A.
Con i suoi tifosi che si stanno distinguendo per entusiasmo, passione e correttezza, dovunque siano andati.
La Curva Davide Pieri si è adattata alla massima serie con una facilità incredibile, nonostante il numero di tifosi e di ultras sia aumentato in maniera esponenziale, sono sempre riusciti ad organizzarsi per tutte le trasferte e in casa, sfoggiando splendide coreografie. Tutto questo è dato da una solida organizzazione di base, cappeggiata dal loro leader Fausto e da tutti i suoi ragazzi che lo seguono e danno lui una gran mano; perchè da solo non può gestire tutto questo, è importantissimo perchè fa vedere quanto questo gruppo sia unito e consolidato, nonostante l’ingresso di tanta nuova gente. I problemi li hanno anche loro, come tutte le tifoserie, ma con tutto quello che il Monza ha passato, quella monzese è dotata di forti attributi.
Non è assolutamente facile organizzare le partite in casa e quelle in trasferta, come scrissi in un articolo lo scorso anno; i tifosi che vanno allo stadio vedono solo la parte finale dell’opera ma non sanno quanti sacrifici ci siano dietro tutto questo. Giorni liberi passati, anzichè con la famiglia, ad allestire le coreografie per le quali devi ordinare il materiale e lavorarlo per creare l’effetto finale che si vede in tele e dagli spalti; tutti vengono coinvolti nell'organizzazione, anche i diffidati, perchè nessuno viene lasciato indietro, anche chi per qualche anno non può entrare negli stadi ma e' sempre parte attiva del gruppo.
Poi la partita coi canti continui e incessanti per oltre i 90 minuti, perchè, cosa quasi più unica che rara, il tifo monzese continua a cantare molto dopo la fine della partita; cosa che tante tifoserie avversarie hanno esaltato e probabilmente copieranno. E tanta solidarietà e inclusione, nell’aiutare famiglie e associazioni in difficoltà raccogliendo offerte e donazioni con banchetti a base di salamelle, birra e vin brulè.
Una tifoseria unica con dei cori simpaticissimi, dove i primi che si divertono a cantarli sono i capi gruppo che, facendo così, trasmettono allegria anche a chi magari allo stadio non ci va sempre, ed è un modo per tornarci, magari per imparare meglio i cori, che non si trovano da nessuna parte scritti, appassionarsi e comprendere il senso di appartenenza di chi ha veramente Monza nel cuore. E non tifare solo perchè oggi il Monza è in A e abbandonarlo alla prima sconfitta.
Vedere oggi lo stadio con tanti tifosi è una gioia immensa e ogni partita è una festa, vedere tanti bambini e tante donne e mamme allo stadio è fantastico, perché è segnale che la tifoseria monzese è sana, dove chi viene allo stadio si deve sentire al sicuro e deve godersi in pace la partita. Poi i casini possono succedere ma si è visto che non è praticamente mai la tifoseria monzese ad aizzarli. Poichè il bello della Curva Davide Pieri è il modo genuino che hanno di vivere le partite, che è lo stesso di quando si era in Serie D. Un punto di forza, per chi ha sudato e lottato per raggiungere un traguardo che si pensava impossibile da raggiungere. La Serie A.
Forza Monza!