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Quante considerazioni mi vengono spontanee dopo un Monza-Inter che porta in dote ai biancorossi un punto comunque importante per la classifica, per il morale e per un’autostima che non guasta mai.

Un altro successo sfiorato di poco per il Monza di Nesta che predilige la sostanza alla forma

Voglio partire anzitutto dalle parole pronunciate a fine gara in sala stampa da un Alessandro Nesta che per simpatia, spontaneità e genuinità, cui ultimamente non eravamo più abituati, surclassa tanti colleghi che siedono sulle panchine di questa serie A. “Se mi avessero detto del pari prima della partita avrei firmato senza indugio; poi, per come si erano messe le cose, c’è indubbiamente un po’ di rammarico”. Le parole del tecnico del Monza sono la sintesi del pensiero di tutti coloro a cui stanno a cuore le sorti biancorosse. Peccato che questo retrogusto amarognolo resti in bocca per la seconda gara consecutiva, dopo che a Firenze il successo era svanito ad una manciata di secondi dalla fine.

Altra considerazione. Il calcio non è una scienza esatta. Se si guarda agli organici, tra la squadra di Inzaghi e quella di Nesta non ci sarebbe dovuta essere partita. Invece…invece tutte le gare vanno giocate, perché nulla è scontato. Per buona pace di chi dà già per acquisito che la formazione nerazzurra vinca con facilità il suo secondo campionato consecutivo e che il Monza sia una delle maggiori candidate alla retrocessione. Contano i fatti e per ora le cose non stanno andando come avevano ipotizzato in modo così determinato coloro che si erano lasciati andare a sentenze assolute. Mi fa sorridere che qualche disfattista di casa nostra, sempre pessimista e negativo fino a ieri pomeriggio, mi abbia detto che dopo la gara di ieri sera il Monza potrà fare ancor meglio di quanto fatto nelle ultime due stagioni…

Un’ulteriore riflessione. L’errore commesso dall’arbitro Pairetto nel finale di Monza- Inter, non concedendo un vantaggio in un’azione che avrebbe portato il Monza ad un possibilissimo gol, è di una gravità assoluta. Tre campionati fa, per un caso quasi analogo (Milan-Spezia), l’arbitro Marco Serra fu costretto dai vertici dell’AIA ad abbandonare i terreni di gioco e venne relegato in sala VAR. Vedremo quale sarà il provvedimento per il palese errore commesso da un Luca Pairetto che non mi è mai sembrato particolarmente adatto al ruolo. Nesta non si è lamentato più di tanto per questa svista clamorosa. Altri ne avrebbero fatto il cavallo di battaglia dei loro lamenti per mesi, come accaduto due stagioni fa proprio a Simone Inzaghi per via di una segnatura ingiustamente annullata ad Acerbi in un Monza-Inter giocato all’U-Power Stadium.

Da ultimo, mi pare evidente constatare di che pasta sia fatto il Monza di Alessandro Nesta: rispetto alla squadra degli ultimi campionati, più sostanza e meno forma, più pragmatismo e meno attenzione al lato estetico. Ora c’è bisogno di quel successo svanito di un soffio negli ultimi turni. Nelle due precedenti sfide casalinghe in serie A col Bologna sono arrivati una sconfitta ed un pareggio. Che sia la volta buona? Paolo Corbetta                                                                         

                            

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