Passione o ragione? La gara col Cagliari sarà decisiva per capire cosa attende il Monza
Il punto di Paolo Corbetta a pochi giorni dalla sfida coi sardi
Con venti giornate ancora da disputare il percorso è ancora lunghissimo. E sei punti di distanza dalla quota salvezza non sono un ostacolo insormontabile. È vero che a Parma il Monza di Salvatore Bocchetti ha mostrato aggressività, carica agonistica e determinazione mai mostrate con la gestione tecnica precedente. Ma è altrettanto vero che i segnali che la stagione sia destinata ad un'irrimediabile brutta piega sono numerosi e continui. Come i frequenti infortuni, le numerose sviste arbitrali, la buona sorte che volta le spalle al Monza in modo ostentato e persistente e che invece accompagna spesso qualche rivale (vedi il Verona a Bologna). Tutto questo fa però da contorno agli errori che di volta in volta vedono protagonisti coloro che vestono la maglia biancorossa. Non mi sento di accusare qualcuno in particolare, ma ritengo interessante valutare quello che le statistiche ci offrono.
La metà o quasi dei gol del Monza scaturiti da calcio piazzato..
Il Monza ha la metà o quasi dei gol al passivo scaturiti da calcio piazzato. Turati offre buone garanzie sulla linea di porta, ma nelle uscite non dà alcuna sicurezza. Con qualche rete in meno subita su giocate da fermo, quanti punti avrebbero in più i biancorossi, quasi sempre sconfitti di misura? E quanti punti sono costati gli errori sotto porta del giocatore di maggior talento? Se Maldini avesse concretizzato la metà delle occasioni da rete avute, quale classifica avrebbe il Monza? Errori importanti, così come sono state determinanti altre scelte fatte a cominciare dalla fine dello scorso campionato. In parte derivanti dalle incertezze societarie che hanno costretto Adriano Galliani a navigare senza quella bussola di nome Silvio Berlusconi, difficile da sostituire in assoluto ed in particolare se chi gli è succeduto continua a manifestare la più totale assenza ed indifferenza.
Come anticipato dal ds Bianchessi alla presentazione di Bocchetti, il mercato di gennaio sarà determinato dai punti ottenuti con Parma e Cagliari. Quindi, solo battendo la squadra di Nicola si valuterà come rafforzare la squadra. Il che, a mio giudizio, significa anche comprendere chi ha voglia di lottare per una battaglia non ancora persa, lasciando partire chi non ci crede o non ha la volontà di combattere. Il tutto prescindendo dal livello tecnico di ciascuno. Meglio un asino vivo che una scienza morta, recita infatti un vecchio adagio, che, sia chiaro, cito col massimo rispetto di ognuno.
Paolo Corbetta
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