Sorpresa in Lombardia: ecco la città che sta sfidando il dominio di Milano sui binari
755mila corse e 200 milioni di passeggeri: il trasporto ferroviario lombardo cresce del 4%
Le prestazioni del servizio hanno mostrato risultati notevoli: l'80% dei convogli è giunto a destinazione rispettando gli orari previsti, mentre l'87% ha registrato ritardi contenuti entro i 7 minuti. Considerando una fascia più ampia, il 95% dei treni è arrivato entro 15 minuti dall'orario programmato. Escludendo i fattori esterni e le problematiche infrastrutturali, la puntualità attribuibile direttamente a Trenord ha raggiunto il 90%.
Il cuore pulsante di Milano
Milano si conferma il fulcro della rete ferroviaria regionale, con le sue 24 stazioni che hanno accolto 566.000 corse durante l'anno. La stazione di Milano Cadorna ha gestito 160.000 treni, mentre Porta Garibaldi ha superato quota 250.000 considerando entrambi i livelli della stazione. Il Passante ferroviario ha visto transitare 121.000 corse, collegando efficacemente diverse aree della regione attraverso le linee suburbane.
Monza e gli altri poli strategici
Dopo Milano, Monza emerge come il secondo capoluogo più servito della regione, con 127.000 corse annue. Seguono Varese con 91.000 e Como con 85.000 corse. Particolare rilevanza assume Saronno, che si posiziona come secondo snodo più importante dopo Milano con 191.000 corse, mentre Treviglio si distingue con 120.000 collegamenti.
Collegamenti con Malpensa e sfide operative
L'aeroporto di Malpensa ha beneficiato di 66.000 corse, garantendo collegamenti efficienti con Milano Centrale, Porta Garibaldi, Cadorna e le città di Bellinzona e Varese. Nel corso dell'anno, su 776.000 corse programmate, si sono verificate circa 20.000 soppressioni totali, con una media di 57 al giorno, rappresentando il 2,5% del servizio quotidiano.
Gestione delle criticità
Il servizio ha dovuto affrontare diverse sfide, tra cui 168 cantieri attivi sui binari regionali, con un aumento del 58% rispetto al 2023. Si sono registrati 9.000 eventi anomali sulle infrastrutture, che hanno influenzato 33.000 corse. Le cause delle soppressioni sono state varie: il 48% dovuto a scioperi, il 32% attribuibile all'operatore ferroviario, mentre percentuali minori sono state causate da problemi infrastrutturali e cause esterne.