Autodromo di Monza i lavori e l’allarme di Sticchi Damiani
Il Presidente di ACI ha presentato la situazione dei lavori in pista ed ha esposto i timori per il rinnovo del contratto con Liberty Media
Procedono a spron battuto i lavori in pista a Monza nonostante il meteo non stia dando una mano agli operai che, giorno e notte, stanno portando avanti la sistemazione del tracciato (qui l'articolo sull'inizio lavori a Gennaio).
I tagli alla pista sono stati ricomposti e il nastro d’asfalto è stato steso a più livelli. Manca solo il manto di usura, perché il binder è stato a sua volta completamente posato. Il manto di usura probabilmente verrà depositato tra una decina di giorni o anche più in là, cercando di rispettare l’obiettivo di completare i lavori entro la fine di Giugno. Occorre presentare il tracciato per l’ispezione dei tecnici FIA entro 60 giorni prima del Gran Premio. L’obiettivo verrà raggiunto, come confermato dal Presidente di ACI Angelo Sticchi Damiani: “Le norme FIA vogliono che la pista sia pronta entro 60 giorni prima del Gran Premio e rispetteremo gli obiettivi. La norma è piuttosto vecchia, con gli strumenti che si hanno ora il manto di usura può essere a posto anche dopo dieci giorni dalla posa. Ma noi rispetteremo le regole della Federazione, dimostrando di aver mantenuto gli impegni presi”
Non solo l’asfalto è quasi a posto, anche i cordoli sono quasi completamente pronti e quindi l’Autodromo si appresta a completare la prima delle tranche di lavori necessarie affinché ci si possa sedere al tavolo con Liberty Media e Stefano Domenicali a trattare il nuovo contratto, che dovrà essere in vigore dal 2026.
“Il nostro obiettivo è quello di concludere un accordo con la Formula 1 per i prossimi 10 anni – ha affermato Sticchi Damiani – anche perché i lavori da effettuare sono ancora tanti e l’obiettivo è di presentare un autodromo più accogliente per il pubblico, gli sponsor e gli addetti ai lavori entro i prossimi due anni. Il ché ci permetterebbe di trattare il valore della Fee con Liberty Media portando, dalla nostra parte, maggiori opportunità di ospitalità ed avere uno sconto proprio sulla Fee. Se consideriamo che Monza è quella che paga la cifra più bassa tra i circuiti attuali ed il contratto non contempla nemmeno il 3% di adeguamento annuo, possiamo capire che stiamo parlando di importi molto più alti dei 20.000.000 di Euro attuali”.
La situazione della concessione con il Consorzio
Il Presidente di ACI si è soffermato sulle difficoltà di dover concludere l’accordo con Formula 1 e allo stesso tempo completare i lavori: “L’Automobile Club d’Italia da sola non ce la fa, abbiamo la necessità che tutti i nostri interlocutori diano il loro contributo. Ci siederemo al tavolo a trattare il rinnovo per i prossimi dieci anni con Formula 1, però a nostra volta abbiamo la necessità del rinnovo della concessione con il Consorzio di Villa e Parco che scadrà nel 2028. Occorre quindi che gli enti facenti parte del Consorzio agiscano per risolvere la situazione. Il problema che i tempi sono stretti perché l’anno prossimo sarà l’ultimo anno di contratto con Liberty Media e solitamente questi contratti si rinnovano molto prima”.
La concorrenza di altri circuiti
Prosegue Sticchi Damiani: “Abbiamo una grande concorrenza straniera, sia fuori Europa ma anche all’interno di essa. Madrid vuole organizzare un secondo GP in Spagna su un tracciato cittadino, però anche Germania e Francia sono dietro l’angolo per avere un GP. E’ quindi molto complicato poter avere ancora due Gran Premi in Italia. Se a Imola la gestione dell’Autodromo è più semplice per vari motivi, Monza invece è complicata per la molteplicità degli enti proprietari di Parco e Autodromo ed anche per i vincoli che proprio il parco pone”.
Il supporto di Governo e Regione
Infine, il problema costi: “ACI non può sobbarcarsi i costi dei lavori e del nuovo contratto da sola, anche perché non è proprietaria del circuito - conclude Sticchi Damiani - Occorre che Governo, Regione ed altri enti intervengano per darci una mano a coprire gli ingenti oneri a cui stiamo andando incontro. Con il Ministro Salvini ci sentiamo spesso ma occorre che il Governo intervenga velocemente a darci supporto, come pure Regione Lombardia. I tempi sono stretti, noi abbiamo già incontrato Stefano Domenicali nei giorni scorsi ad Imola e lo incontreremo nuovamente a Montecarlo a fine settimana. Non dobbiamo perdere tempo!”.