x

x

Alla fine il forno crematorio in Brianza si farà, ma non sarà a Monza. Il forno crematorio sarà costruito a Desio, un risultato significativo per la comunità locale e per l'intera regione. Questo importante progetto, annunciato dal sindaco Simone Gargiulo, rappresenta un passo avanti nella fornitura di servizi essenziali per i cittadini e risponde a una necessità sentita da tempo. La realizzazione del forno crematorio è stata possibile grazie all'accoglimento della richiesta da parte della Regione Lombardia, dopo anni di tentativi da parte delle amministrazioni comunali precedenti.

Il forno crematorio: un progetto ambizioso e necessario
Il forno crematorio di Desio sorgerà nel cimitero nuovo di piazza Divina Misericordia, aperto nel 1997, con un investimento di 2 milioni di euro. Questo impianto sarà in grado di gestire fino a 2400 cremazioni all'anno, diventando così un punto di riferimento non solo per i residenti di Desio, ma anche per i 55 comuni della Brianza. 

L'iniziativa è stata fortemente voluta dall'attuale amministrazione comunale, che ha dovuto apportare modifiche al Piano di Governo del Territorio (Pgt) per ottenere il permesso di costruzione, dimostrando così l'importanza e la determinazione nel perseguire questo obiettivo.

Un servizio fondamentale per il territorio
Il sindaco Simone Gargiulo ha espresso grande soddisfazione per questo traguardo, sottolineando come il forno crematorio di Desio rappresenti un servizio ormai fondamentale per la comunità. La struttura non solo risponderà alle esigenze locali, ma offrirà anche un supporto essenziale agli altri comuni della Brianza. 

Questa realizzazione segna la conclusione di un percorso iniziato con l'ex giunta di centrosinistra, che aveva già tentato per tre volte di portare avanti questo progetto. L'approvazione della Regione Lombardia segna dunque un importante successo per l'attuale maggioranza, garantendo un servizio di grande utilità per tutto il territorio.

A Monza niente forno crematorio

Come raccontato qui, da anni si discute della necessità di un forno crematorio a Monza, ma le normative vigenti impediscono la sua realizzazione. L'assessore Marco Lamperti ha spiegato che, nonostante i tentativi dell'Amministrazione Pilotto di includere l'impianto nel nuovo Piano regolatore cimiteriale comunale, le leggi attuali non permettono la costruzione del forno nemmeno all'interno del cimitero centrale. La situazione è resa ancora più complessa dalle distanze minime richieste dal centro abitato, che non possono essere rispettate.

Le Leggi Non Permettono il Forno Crematorio a Monza

I tecnici comunali hanno spiegato che ci sono stati quattro dinieghi da parte di ATS, impedendo la costruzione dell'impianto crematorio a Monza. L'unica area considerata adeguata, la zona centrale del cimitero, è stata bocciata dalla Soprintendenza a causa di vincoli architettonici. Questo ha lasciato l'amministrazione locale senza possibilità di rispondere all'aumento della domanda di cremazione, che a Monza è destinata a raggiungere il 50% delle richieste. Lamperti ha sottolineato che, con le leggi attuali, ci sono pochi margini di manovra per trovare una soluzione a questa crescente necessità.

Il Disagio della Mancanza di un Forno Crematorio

La Brianza attualmente non dispone di un forno crematorio, e questa mancanza sta creando disagi significativi. Il forno crematorio più vicino, quello di Cinisello Balsamo, è sovraccarico, funzionando 24 ore su 24, sette giorni su sette. Le famiglie spesso devono affrontare lunghe attese o spostarsi in altre province come Sondrio o Bergamo, aumentando i costi e il disagio. Già durante l'amministrazione Mariani, oltre dieci anni fa, era stato proposto un impianto nel cimitero di via Foscolo, ma le proteste dei residenti avevano bloccato il progetto. L'assessore Lamperti ha ribadito la necessità di aprire un dialogo a livello provinciale e regionale per trovare una soluzione adeguata.

La Mozione di Lab Monza

Il gruppo Lab Monza ha presentato un ordine del giorno che impegna la Giunta a cercare soluzioni alternative, coinvolgendo gli altri amministratori della Provincia. Lorenzo Spedo e Francesco Racioppi hanno sottolineato l'importanza di permettere ai congiunti dei defunti di accompagnare le salme dei loro cari senza dover affrontare viaggi notturni in altre città. Hanno auspicato che questa iniziativa possa portare, in futuro, alla realizzazione di un forno crematorio a Monza o in Brianza, collaborando con la Provincia e la Regione Lombardia per superare le attuali limitazioni normative.