La storia del calcio italiano allo U-Power Stadium: la preview di Monza-Juventus
Settimana scorsa il Monza ha conquistato il suo primo punto in Serie A pareggiando 1-1 in casa del Lecce ma non è bastato a Stroppa per continuare la sua avventura alla guida dei biancorossi. La dirigenza ha così scelto di sollevarlo dall'incarico mettendo come sostituto l'ormai ex allenatore della squadra Primavera, Raffaele Palladino. Una mossa coraggiosa ma anche un attestato di fiducia verso un ragazzo che ha fatto benissimo negli ultimi anni. La sua prima partita da allenatore del Monza non è una partita qualunque perché allo U-Power Stadium arriva la Juventus. Una sfida che tutti i tifosi del Monza hanno sempre sognato, una sfida da vivere tutta d'un fiato, una sfida che vi andiamo a presentare qui sotto nella nostra preview.
MONZA
Momento di forma: è finalmente arrivato il primo punto in Serie A del Monza che ha pareggiato sul campo del Lecce nel primo vero scontro diretto per la salvezza della stagione. Una prestazione che però non ha convinto e che è costata l'esonero a Giovanni Stroppa. La squadra biancorossa è spesso andata in sofferenza, per merito anche del Lecce, rischiando più volte di subire il gol che avrebbe portato a sei la striscia di sconfitte consecutive. Il cambio di allenatore porta spesso una scossa positiva in tutto l'ambiente, una boccata di aria fresca e una bella iniezione di stimoli che speriamo tutti di vedere nella super sfida contro la Juventus. Una partita sicuramente complicata dove il Monza parte con gli sfavori del pronostico, anche se i bianconeri stanno vivendo un periodo molto complicato e qui sotto ve ne parleremo. A Lecce ha confermato quanto di buono aveva fatto con l'Atalanta Rovella che sta prendendo in mano le redini del centrocampo con personalità e sapienza tecnico/tattica. Per lui sarà una partita speciale perché poche settimane fa era un giocatore della Juve, con cui ha esordito in questo campionato, mentre ora la sfida da avversario. Siamo curiosi di scoprire se Palladino metterà subito mano al piano tattico della squadra e in questo senso si è parlato molto in settimana di un possibile 3-4-3 con Dany Mota e Caprari ai lati di Gytkjaer, Petagna è ancora assente, oppure un 3-4-1-2 con Valoti o Pessina a sostegno delle due punte. Quello che sappiamo è che il Monza, in caso di punti, arriverebbe alla sosta con il morale leggermente più sereno rispetto a due settimane fa. Giocatori chiave: vista la potenza offensiva della Juventus il primo nome che vi proponiamo è quello di Pablo Marí. Il centrale di difesa spagnolo ha dimostrato di saper guidare con personalità la retroguardia biancorossa anche se spesso e volentieri alcuni svarioni dei singoli hanno portato a subire gol evitabilissimi. Sarà una partita tosta per i tre difensori biancorossi e abbiamo deciso di citare Pablo perché in questo inizio di campionato è stato il difensore a sbagliare meno. A centrocampo il nome che vi facciamo è quello di Stefano Sensi. Reduce da uno splendido gol su punizione contro il Lecce, il centrocampista di proprietà dell'Inter dovrà essere bravo a sfruttare ogni palla per velocizzare il gioco sia che si tratta di aprire sulle fasce o di cercare in profondità gli attaccanti. La sua tecnica sarà fondamentale contro un centrocampo come quello della Juve che spesso in questo inizio di campionato ha lasciato a desiderare per quanto riguarda la fase difensiva. In attacco non possiamo non citare Dany Mota. Ha giocato con la maglia della Juventus U23 nella stagione 19/20 mettendo a segno sette gol in venti presenze. Ora è chiamato a guidare l'attacco biancorosso proprio contro la Juventus in una partita dove il suo dinamismo e la sua tecnica potrebbero tornare molto utili per imbastire buone trame offensive.JUVENTUS
Momento di forma: la Juventus sta attraversando uno dei periodi più complicati dell'ultimo decennio, sia sotto il profilo del gioco che dei risultati. La squadra allenata da Massimiliano Allegri riesce spesso a partire con il piede giusto trovando il gol nei primi quindici minuti prima di sparire completamente dal campo per motivi che gli stessi giocatori bianconeri stanno cercando di capire. La testa centra sicuramente molto e anche la preparazione atletica non sembra portare benefici, anzi. Molti giocatori stanno rendendo ben al di sotto delle aspettative che ovviamente erano, e sono, molto alte visto il valore assoluto di certi elementi. Offensivamente, nonostante vengano schierati giocatori del calibro di Vlahovic, Di Maria e Kostic, la Juve fatica molto a costruire con costanza azioni da gol e il problema si estende anche sulle fasce dove i terzini o gli esterni di centrocampo perdono costantemente il duello con gli avversari di turno. Nella partita di Champions League persa contro il Benfica si sono visti con chiarezza molti problemi che una squadra con certi giocatori non può permettersi, soprattutto visti gli obiettivi ambiziosi e in linea con la storia della società. Contro il Monza mancheranno Milik e Cuadrado squalificati con il primo che è una delle poche note liete di questo inizio di stagione. Ci aspettiamo sicuramente una prova di carattere da parte dei bianconeri che vorranno cancellare la bruttissima sconfitta in Champions League per arrivare alla pausa con maggior tranquillità. Giocatori chiave: detto dell'assenza pesantissima di Arek Milik, che avremmo sicuramente citato in questa sezione, partiamo dall'attaccante più importante della Juve che spera di risollevarsi da un periodo che anche per lui è abbastanza complicato, parliamo di Dusan Vlahovic. Dopo un inizio scoppiettante dove si è anche tolto la soddisfazione di segnare due splendidi gol su punizione, il centravanti serbo nelle ultime uscite è apparso molto nervoso e poco utile alla squadra. E' vero, non gli arrivano molti palloni giocabili in area di rigore, ma è anche vero che stanno mancando le sue protezioni di palla in attesa che la squadra risalga il campo. Un giocatore del suo calibro, con i suoi numeri, con le sue capacità tecniche e fisiche, è troppo importante per le manovre offensive della Juve. Arrivato dal PSG negli ultimissimi giorni di mercato, Leandro Paredes sta cercando in tutti i modi di costruire gioco a centrocampo. L'argentino si è inserito molto bene e da quando è arrivato ha sempre giocato ma una maggiore organizzazione tattica sarebbe un grande beneficio anche per lui che deve smistare il pallone cercando sia gli esterni che la punta centrale. La tecnica non manca e neanche la personalità, Paredes è chiamato ad un compito molto difficile e in questa Juve è già un giocatore importantissimo. Il terzo nome che vi proponiamo è quello di Ángel Di María. Un paio di infortuni non gli hanno permesso di giocare con continuità in questo primo squarcio di stagione ma il Fideo freme dalla voglia di dimostrare il suo immenso valore con la casacca bianconera. Un suo eventuale upgrade nelle prestazioni diventerebbe anche un aiuto non da poco per Vlahovic e per chiunque potrebbe beneficiare delle sue giocate di alta classe. Con la palla al piede è in grado di fare cose strepitose, da dribbling ubriacanti a passaggi illuminanti fino a gol spettacolari, un giocatore così è difficile da non apprezzare e proprio la sfida contro il Monza potrebbe rilanciarlo in una stagione partita con il freno a mano tirato.