Dalla guerra alle cure: ecco come il San Gerardo di Monza salverà un bambino di Gaza
Il nosocomio monzese tra gli ospedali lombardi coinvolti in un'operazione di accoglienza sanitaria
Tra i piccoli pazienti c’è un bambino di sette anni che sarà curato all’ospedale San Gerardo di Monza. La struttura sanitaria si è immediatamente attivata per accoglierlo e garantirgli le migliori cure possibili, come parte del piano di assistenza condiviso con gli altri ospedali coinvolti.
Gli altri ospedali coinvolti
Oltre al San Gerardo, anche altre strutture lombarde hanno dato la loro disponibilità per curare i bambini provenienti da Gaza:
Papa Giovanni XXIII di Bergamo – un bimbo di 4 mesi;
Ospedale Niguarda di Milano – una bimba di 6 mesi;
Spedali Civili di Brescia – un bambino di 4 anni;
Istituto Nazionale dei Tumori di Milano – una ragazza di 14 anni.
Il coordinamento dell’operazione
Regione Lombardia, tramite l’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza (AREU), ha gestito l’accoglienza in collaborazione con la Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario (CROSS) di Pistoia. Il servizio Medevac ha garantito il trasferimento in sicurezza dei piccoli pazienti, permettendo loro di ricevere l’assistenza necessaria nelle strutture più adeguate.
Bertolaso: “Garantiremo cure adeguate”
L’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, ha sottolineato l’impegno della Lombardia nell’assistenza sanitaria ai bambini di Gaza:
Regione Lombardia si è subito messa a disposizione per accogliere questi piccoli pazienti, assicurando loro cure nelle strutture più specializzate della regione. Qui nessuno è straniero e la salvaguardia della salute è la nostra priorità.
Monza in prima linea nella solidarietà
L’ospedale San Gerardo di Monza conferma ancora una volta il suo ruolo centrale nell’assistenza sanitaria regionale, offrendo cure specializzate a chi ne ha più bisogno. L’iniziativa rappresenta un segnale concreto di solidarietà e accoglienza, in un contesto di emergenza umanitaria che richiede il massimo supporto possibile.
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