Come rovinare l'appetito con una bistecca sessista
Un ristorante in Brianza fa pubblicità con una frase ambigua e provoca le ire dei consiglieri provinciali
La bistecca che fa scandalo
Un piatto di carne succosa e grigliata, accompagnato da un rametto di rosmarino. Fin qui tutto normale, se non fosse per la frase che campeggia sul cartellone pubblicitario: "Ti piace dura o morbida?". Una domanda che potrebbe sembrare innocente, ma che nasconde un doppio senso sessista e volgare. Questa è la pubblicità di un ristorante in Brianza, che ha scatenato le proteste di molti cittadini e dei consiglieri provinciali di Brianza Rete Comune, che hanno chiesto la rimozione del cartello.
La polemica sui social e la segnalazione agli uffici competenti
La pubblicità è apparsa sulla strada provinciale SP 45 tra Vimercate e Villasanta, in direzione Villasanta, e ha attirato subito l'attenzione di chi passava di lì. Qualcuno ha scattato una foto e l'ha condivisa sui social, dove è diventata virale e ha suscitato commenti indignati e ironici. Il caso è arrivato anche alle orecchie dei consiglieri provinciali di Brianza Rete Comune, che hanno definito la pubblicità "oscena" e "inaccettabile", e hanno inviato una segnalazione agli uffici dell'Ente competente, chiedendo la verifica della regolarità dell'impianto e la rimozione e sanzione del cartello.
La risposta del consigliere provinciale Giorgio Monti
Il consigliere provinciale Giorgio Monti, portavoce del gruppo Brianza Rete Comune, ha espresso la sua indignazione per il messaggio pubblicitario, che viola la legge che vieta le pubblicità stradali con caratteri sessisti. Monti ha dichiarato: "Non possiamo tollerare che si usino frasi ambigue e offensive per attirare clienti, sfruttando il corpo delle donne come merce. Questa è una forma di violenza e di discriminazione che va contrastata con fermezza. Ora che il cartello abusivo è stato rimosso, speriamo che vengano applicate le sanzioni previste dalla legge".
La replica del ristoratore
Il proprietario del ristorante, che ha preferito restare anonimo, ha difeso la sua scelta pubblicitaria, sostenendo che si tratta di una battuta innocua e divertente, e che non ha mai voluto offendere nessuno. Il ristoratore ha affermato: "La frase si riferisce alla cottura della bistecca, che può essere più o meno cotta a seconda dei gusti dei clienti. Non c'è nessun fine sessista, è solo un modo per attirare l'attenzione e far sorridere. Mi dispiace se qualcuno si è sentito offeso, ma non ritengo di aver fatto nulla di male".