x

x

Per la stagione 2021/22 il Teamservicecar ha blindato la porta con Cesc Campor. Catalano di Sentmenat, 30 anni compiuti lo scorso febbraio, Campor si è affermato nella Serie A1 difendendo nell’ultimo biennio la porta del Correggio. In precedenza esperienze anche a Vic, Vilafranca, in Francia e al Caldes, società con cui è cresciuto e che nel 2017 ha portato a raggiungere la final4 di Coppa CERS.

Chiuso il capitolo Zampoli, che andrà in prestito al Trissino, quattro anni dopo Juan Oviedo la porta monzese torna ad essere difesa da un portiere straniero “Sono felice della mia scelta e l’ho fatta con grande tranquillità - esordisce Campor -. Mi piace Monza per come lavora con i giovani e io sono fatto per stare insieme ai ragazzi. Questa è una squadra molto ambiziosa, che dovrà avere fame e voglia di emergere”. Insieme a Cesc, il Teamservicecar della prossima stagione avrà altri due rinforzi stranieri, Sergi Tornè e Julian Tamborindegui, rispettivamente “metronomo” catalano ex Reus e Calafell e attaccante argentino. “Il fatto che una società come il Monza abbia inserito due rinforzi stranieri in un contesto già amalgamato, con giocatori italiani di qualità a cui è stata fatta fare grande esperienza senza avere pressioni, rende chiaro quale sia l’obiettivo, che è quello di far crescere i ragazzi”. Il futuro ipotizzato da Campor sarà più duro del presente “Molte squadre si sono rinforzate e credo che sarà davvero difficile raggiungere i vertici. Non vedo squadre deboli e noi dovremmo essere bravi ad entrare nei playoff sfruttando la nostra determinazione e la voglia di crescita. Torné è un giocatore di qualità, Nadini e Tamborindegui possono garantirci tanti gol. Dipende davvero da quanta voglia metteremo”.

La passione per i giovani

Cesc ha una grande passione per i giovani, che lo ha portato anni fa a lavorare con i ragazzi. “L’inizio è stato un po' casuale, nel senso che per arrotondare è usanza far seguire ai giocatori un paio di squadre giovanili. Da lì mi si è aperto un mondo che mi piace tantissimo. Mi piace allenare i portieri e per questo organizzo un campus che si chiama Camportieri e che nella terza settimana di luglio farà tappà anche al palazzetto di Biassono. Lavorare con i giovani è qualcosa che ti regala soddisfazioni e in fondo tutti siamo stati ragazzi: è corretto far tornare indietro ciò che di bello è stato per noi”.

Le sue esperienze lo hanno anche portato a conoscere bene le differenze tra Catalunya e Italia “Da noi ogni paese, ogni cittadina ha una squadra di hockey e il comune aiuta tantissimo i club, fornendo loro le strutture per lavorare con i giovani. Qui invece ogni società deve lottare per avere un palazzetto, spendendo tantissimi soldi per poter solo dare una strada ai ragazzi. Concettualmente in Spagna sono molto favoriti e i risultati, in ogni disciplina, si notano ormai da anni".

foto e fonte integrale: Hockey Roller Club Monza - Comunicazione