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Il nuovo bando, illustrato presso la provincia di Monza e Brianza, prevede un investimento complessivo di 100 milioni di euro. Di questi, 30 milioni saranno erogati a fondo perduto da Regione Lombardia, mentre i restanti 70 milioni arriveranno come linea di credito a tasso agevolato dall’Istituto Credito Sportivo e Culturale. 

Federica Picchi e Martina Sassoli
Federica Picchi e Martina Sassoli

Al termine, il sottosegretario ha assistito all'ATP di Monza in compagnia della consigliera regionale Martina Sassolli.

L’importanza dello sport dopo il Covid

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Federica Picchi e Federico Romani

Federica Picchi ha definito il bando un progetto unico per la Regione Lombardia, nato da un’analisi approfondita dello stato degli impianti sportivi, che hanno un’età media di circa 42 anni. L’obiettivo principale è mettere in sicurezza e riqualificare le strutture esistenti, senza finanziare nuove costruzioni. Il sottosegretario ha sottolineato il ruolo dello sport come momento di aggregazione, soprattutto dopo il Covid, evidenziando la necessità di garantire spazi adeguati anche nei piccoli centri, dove il 70% dei Comuni lombardi ha meno di 5.000 abitanti e il 92,8% meno di 15.000.

Priorità ai piccoli Comuni

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Il bando dedica particolare attenzione ai Comuni con meno di 15.000 abitanti, a cui è riservato il 50% delle risorse. Per i centri con meno di 5.000 abitanti, il contributo regionale potrà coprire fino all’80% dell’investimento, mentre per quelli con popolazione maggiore l’agevolazione arriverà fino al 50%. I fondi saranno utilizzabili esclusivamente per impianti sportivi pubblici già esistenti e iscritti nell’Anagrafe regionale degli impianti sportivi.

Lo sport come pilastro educativo

Picchi ha enfatizzato il valore dello sport nella formazione dei giovani, definendolo il “terzo pilastro educativo” accanto a scuola e famiglia. In un momento in cui questi due pilastri affrontano difficoltà, lo sport diventa fondamentale per trasmettere valori come il sacrificio, la dedizione, lo spirito di squadra e il rispetto per l’avversario, contribuendo alla crescita personale e sociale delle nuove generazioni.

Dettagli e tempistiche del finanziamento

Il finanziamento sarà distribuito su tre anni: 3 milioni di euro nel 2025, 12 milioni nel 2026 e 15 milioni nel 2027. Sono previste due linee di intervento: una per piccoli lavori, con contributi tra 70.000 e 300.000 euro, e una per interventi più ampi, con finanziamenti tra 300.001 e 700.000 euro. I Comuni dovranno cofinanziare i progetti, con una quota minima del 20% per i centri più piccoli e del 50% per quelli più grandi, un criterio che sarà premiato nell’assegnazione dei fondi per incentivare il coinvolgimento di privati e imprese. Il bando sarà approvato entro il 30 aprile 2025, con l’apertura dello sportello per le domande entro giugno e la prima tranche di contributi liquidata entro dicembre. I lavori finanziati dovranno concludersi entro dicembre 2027.