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Non è possibile pensare che dopo un lungo digiuno assoluto si debba necessariamente essere soddisfatti solo da una scorpacciata. A volte il brodino è il passaggio necessario per riprendere la strada giusta…La regola vale ovviamente per lo stomaco, ma ritengo sia altrettanto valida per una squadra, come il Monza, reduce da ben cinque sconfitte consecutive in questo avvio di campionato.

Il brodino è lo storico primo punto biancorosso in serie A e questa deve essere necessariamente la nota positiva che proviene da Lecce, contro un avversario finalmente alla portata del Monza. Prendiamocelo questo punticino e teniamocelo stretto. Un buon punto, strappato con i denti. Un punto che non ha consentito alla squadra di Stroppa di abbandonare l’ultimo posto in classifica in solitudine, ma che ha portato i biancorossi a rompere il ghiaccio e a poter beneficiare di un morale migliore e di un po’ di autostima. Un punto che arriva al termine di una gara che trasmette un messaggio chiarissimo: c’è ancora tanto, tanto, tanto lavoro da svolgere per portare questa squadra ad un livello competitivo.

Perché, come già nella gara con l’Atalanta, ho visto un buon Monza nei primi 45’. Quindi, una base c’è. Ma occorre di più, molto di più. Occorre anzitutto trovare una miglior condizione fisica, non è possibile vedere in campo una squadra che gioca o tenta di far gioco per un solo tempo. Occorre che Stroppa trovi la giusta quadra con gli uomini che ha a disposizione. Con un organico che, personalmente, continuo a vedere con una contraddizione evidente: è abbondante, ma in alcuni ruoli è carente e non consente valide alternative. Ho già scritto che a mio parere manca fisicità a centrocampo e che il reparto avanzato è risultato finora piuttosto deludente. Ma la previdente sostituzione  nell’intervallo di Birindelli, già ammonito e costretto a fronteggiare un funambolo come Banda, ha evidenziato che per quel ruolo non ci sono valide soluzioni, mettendomi nelle condizioni di pensare perché si sia rinunciato a cuor leggero a Pedro Pereira e Donati, giocatori che quella posizione hanno sempre interpretato con naturalezza.

Purtroppo, il calendario torna a essere molto severo già dal prossimo turno. Il che non significa essere battuti in partenza, ma sarebbe stato meglio affrontare una squadra più alla portata rispetto alla Juventus. Nervi saldi ed equilibrio, dunque. Da parte di tutti. Poi, dopo la sosta, il Monza affronterà una prima metà d’ottobre in cui gli avversari saranno presumibilmente tra quelli con cui battagliare per la salvezza. Quel Monza dovrà necessariamente trovare un rimedio a quelli che oggi sono i propri punti deboli. Ci vediamo stasera dalle 21:30 su Unica tv! Paolo Corbetta