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Mi sia concesso di iniziare il mio consueto commento prendendo spunto da una delle regole basilari dell’algebra: “Invertendo l’ordine dei fattori il prodotto non cambia”. Vero, verissimo. Il Monza ha vinto a Verona una settimana fa ed ha pareggiato ieri nel match casalingo con il Venezia. Quattro punti sono il bottino attuale e quattro punti sarebbe stato il raccolto se i biancorossi avessero pareggiato prima e vinto ieri. Però, c’è sempre un però a rovinare i pensieri…Però, se l’ordine dei risultati fosse stato cronologicamente diverso, ora saremmo tutti più soddisfatti ed appagati. 

Brodino col Venezia: dove deve crescere il Monza di Nesta?

Credo che la mia considerazione ed il mio conseguente stato d’animo siano condivisi da molti. Tra questi anche mister Nesta, a cui, proprio nella conferenza  post partita di ieri, ho domandato se prima della trasferta di Verona avrebbe sottoscritto di raccogliere quattro punti in due gare. La risposta è stata positiva, ma “è evidente - sono le parole del tecnico del Monza - che dopo il netto successo dello scorso turno oggi ci aspettavamo di più”. E’ proprio così. Vediamo tuttavia di essere realisti e concreti, con i numeri alla mano è più facile essere confortati e sereni.

La metà dei punti che il Monza ha attualmente in classifica è arrivata nelle ultime due gare, esattamente lo stesso bottino conquistato nelle prime sette giornate. Ed anche le cinque reti realizzate tra Verona e Venezia corrispondono a quelle messe a segno in tutti i turni precedenti. Fino a tre giornate fa, Pessina e compagni occupavano in totale solitudine l’ultimo posto in classifica. Oggi il Monza è due punti sopra la quota retrocessione, grazie al fatto che proprio negli ultimi tre turni la formazione di Nesta è quella che ha fatto più punti (cinque) tra chi occupa la parte destra della classifica. Non pretendo euforia, non pretendo un eccessivo ottimismo. Ma un po’ di equilibrio sì. Sentire dire o leggere che contro il Venezia il Monza ha “fatto schifo” o che è stato “inguardabile” è qualcosa di non veritiero e puerile. Perché, se è pur vero che l’avversario non era chi può vincere il campionato, è altrettanto vero che nel giro di pochi minuti il Monza è riuscito a riagguantare il risultato in occasione di entrambi i gol subiti.  

Il mio punto di vista è che nella gara coi lagunari i biancorossi non sono arrivati col giusto approccio mentale. Vero è, come ha detto Nesta, che quando si torna a vincere dopo un lungo digiuno non si può credere che sia facile fare indigestione di punti tutto d’un colpo. E quindi? 

Ora il Monza deve fare il salto di qualità 

Occorre tempo, occorre crescere di testa, occorre trovare quella maturità che ti fa capire quali sono le occasioni per svoltare in positivo. Esattamente come accaduto una settimana fa a Verona. Ora il calendario è davvero proibitivo: Atalanta a Bergamo, Milan e Lazio all’U-Power Stadium. 

Sulla carta fare punti sarà molto difficile. Ma proprio per questo riuscire a strappare qualcosa di buono potrebbe essere la classica occasione che dà la possibilità di svoltare alla grande.  Paolo Corbetta