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Il Monza si appresta ad accogliere, nella propria tana, l'ennesimo avversario prestigioso, questa volta è il turno della Juventus. Il periodo sportivo che stanno vivendo i biancorossi non è certamente dei migliori, anzi, probabilmente si tratta del momento peggiore da quando la compagine è approdata, per la prima volta nella sua storia, in Serie A.   

Queste premesse non sembrano nuove, le abbiamo già viste e, se torniamo indietro di un paio di anni, tutti si ricorderanno di come il Monza approcciò il massimo campionato italiano: cinque sconfitte e un pareggio. Poi, all'U-Power Stadium, è arrivata anche in quella circostanza la Juventus, e tutti ricordiamo come andò. Prima storica vittoria in Serie A e un Monza che sembrava essere rinato, regalando ai tifosi un'annata memorabile.   

E' sicuramente vero che le circostanze non siano più le stesse, tante cose sono cambiate, così come sono probabilmente cambiati gli obiettivi societari, ma questo non deve distogliere l'attenzione dal percorso compiuto sino ad oggi, senza mai dimenticare da dove si è partiti e con che tipo di avversari si giocava fino a qualche anno fa. Se quindi è vero che il famoso "sogno Champions League", come cantano dalla curva Davide Pieri, sembra solo un lontano ricordo, d'altro canto bisogna sapersi godere queste partite, occasioni uniche e spesso poco valorizzate, stando al fianco della squadra che sta affrontando un periodo di enormi difficoltà.   Mister Nesta sa che queste partite saranno decisive per il campionato del Monza, e soprattutto per lui stesso e la sua panchina, e avere uno stadio a suo favore è tutto ciò che si augura. Forse in alcune circostanze potrebbe essere lodevole riuscire a distaccarsi dai risultati, dai numeri e dalle statistiche, e provare a far valere quello spirito di appartenenza che sempre ha contraddistinto la Brianza, ancora una volta ricordando da dove si è partiti, e chi si ha di fronte oggi. Il sogno continua.