Annuncio durante la Messa: ecco la novità a Monza
Ieri durante la Messa l'annuncio: in arrivo monsignor Mosconi da Milano
L'annuncio ufficiale è giunto sabato 1 giugno, durante la messa delle 18: a settembre, la città di Monza passerà sotto la guida spirituale del nuovo arciprete, Monsignor Marino Mosconi. Nato nel 1964, Mosconi è attualmente cancelliere arcivescovile della Curia di Milano. Subentrerà a Monsignor Silvano Provasi, che lascerà l'incarico assunto nel 2007 a causa dei sopraggiunti limiti d'età. Monsignor Marino Mosconi è un sacerdote milanese noto per essere stato uno dei primi religiosi ad ammalarsi di COVID-19 nel 2020, malattia che lo ha costretto all'intubazione per quindici giorni. Nonostante questa difficile prova, Mosconi ha continuato a servire la Chiesa con dedizione e impegno.
A Monza, Monsignor Mosconi usufruirà delle antiche concessioni riservate agli arcipreti della città. Queste concessioni includono il titolo di monsignore e la facoltà di utilizzare alcune insegne tipiche di un vescovo, quali l'anello, la croce pettorale (sorretta con cordone verde e oro), la mitria preziosa, la dalmatica e il pastorale. Inoltre, il monsignore di Monza ha il privilegio di celebrare la messa pontificale durante le maggiori solennità: Natale, Epifania, Pasqua, Natività di San Giovanni Battista, Corpus Domini e la festa dell'Esaltazione della Santa Croce. Questi momenti rappresentano occasioni di grande importanza per la comunità locale, rafforzando il legame tra la fede e la tradizione. Il passaggio di consegne tra Monsignor Provasi e Monsignor Mosconi segna un nuovo capitolo nella storia spirituale di Monza. La comunità accoglie con speranza e fiducia il nuovo arciprete, augurandogli un percorso ricco di spiritualità e servizio alla città.
Silvano Provasi: Il Parroco del Duomo di Monza Passa il Testimone
Negli scorsi mesi, monsignor Silvano Provasi ha raggiunto un traguardo significativo nella sua vita e nella sua carriera ecclesiastica: il compimento dei 75 anni. Come previsto dal diritto canonico, ha presentato le sue dimissioni all'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, il suo superiore pastorale e amministrativo. Questa transizione è avvenuta senza clamore, in modo discreto, proprio come aveva fatto il suo predecessore, Leopoldo Gariboldi, 17 anni fa.
Un'Eredità Importante
Al momento del suo insediamento il 30 settembre 2007, Provasi si era prefissato di mantenere un profilo umile e accessibile. "Chiamatemi soltanto don Silvano. Gli altri titoli, come quelli di monsignore o arciprete, stanno bene soltanto sulle carte intestate," aveva dichiarato. Questo atteggiamento ha caratterizzato il suo servizio come arciprete del Duomo di Monza, dove ha raccolto l'eredità di don Dino Gariboldi, una figura di grande rilievo che aveva guidato il capitolo del Duomo per 28 anni. Il ruolo di arciprete del Duomo di Monza non è una carica comune; è una posizione speciale con prerogative vescovili, tra cui la mitria, il bastone pastorale e persino una scorta armata, gli Alabardieri, un privilegio condiviso solo con il pontefice.
Un Parroco con il Cuore
Silvano Provasi non si è tirato indietro di fronte alla richiesta dell'arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi di assumere la guida del Duomo di Monza. Nonostante la portata delle responsabilità, Provasi ha sempre mantenuto il suo spirito di parroco, dedicandosi con passione alla sua comunità. Nato ad Arconate, al momento del suo insediamento aveva 58 anni e una lunga carriera ecclesiastica alle spalle.
Un Futuro in Cambiamento
Ora, 17 anni più tardi, il Duomo di Monza si prepara a un cambio di leadership. "Anche se dipende da cosa deciderà l’arcivescovo. La scadenza è a settembre," ha commentato Provasi. Non è escluso che gli venga chiesto di prolungare la sua permanenza per qualche mese in più, seguendo l'esempio del suo predecessore che aveva esteso il suo mandato di due anni oltre il termine previsto L'operato di monsignor Silvano Provasi come arciprete del Duomo di Monza è stato caratterizzato da umiltà, dedizione e un forte senso del dovere pastorale. La comunità del Duomo e l'arcidiocesi di Milano riconoscono il suo contributo significativo e attendono con interesse le decisioni future dell'arcivescovo Mario Delpini. La transizione segna un momento di riflessione e di preparazione per il futuro, mantenendo viva la tradizione di servizio e dedizione che ha sempre caratterizzato il Duomo di Monza.
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