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"Da lunedì 7 aprile mancano 60 giorni lavorativi alla fine del mese di giugno – spiegano dall'associazione, come riportato dai colleghi di MonzaToday. – È importante per il progetto di prolungamento di M5, in quanto fine giugno è la scadenza entro la quale i fondi già stanziati rischiano di 'saltare' in assenza di novità concrete e decisioni formali. Ma purtroppo non c'è nessuna notizia sull’incontro annunciato a Roma tra i sindaci interessati (Milano, Monza, Cinisello, Sesto San Giovanni), più Regione Lombardia, e i ministeri Infrastrutture e Bilancio".

Non solo: secondo HQMonza, "non risulta in agenda né con i ministri, né con i funzionari competenti" alcuna convocazione del vertice.

Ipotesi capolinea al Parco, non piace a nessuno

L'ultima possibile variazione del progetto prevede il termine della tratta M5 al Parco di Monza, anziché al Polo Istituzionale. Una soluzione che MM starebbe valutando per contenere gli extracosti, stimati in quasi 600 milioni, ma che non trova il consenso né dell’associazione né del sindaco.

"Nei dialoghi che, come amministrazione comunale e come sindaci, abbiamo avuto con i tecnici, siamo stati informati circa possibili diverse soluzioni – ha dichiarato Pilotto – Ma anche a seguito dell’ultimo incontro tra i quattro sindaci (quelli dei comuni coinvolti nel progetto del prolungamento della M5 da Bignami, cioè Milano, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni e Monza, ndr) e l’assessore regionale Terzi, la posizione espressa da tutti si è attestata sull’esigenza di mantenere l’obiettivo della realizzazione dell’intera opera".

Il pressing di HQMonza: ‘Progetto ostaggio di una melina’

L’associazione non nasconde il timore che l’intera operazione venga compromessa da mancanza di chiarezza e decisioni. E denuncia un atteggiamento poco trasparente.

"Ancora una volta, dunque, registriamo l’esistenza di fatto di una 'melina' che tira in lungo le cose e che rischia di mandare a monte il progetto che, ricordiamo, ha completato il lungo iter burocratico ed ha già il via libera definitivo per andare alla gara d’appalto una volta messi a bilancio tutti i fondi necessari – concludono da HQMonza – Intanto, mentre i sindaci e l’assessore regionale alle infrastrutture hanno recentemente ribadito pubblicamente che il progetto va realizzato in un solo lotto e con tutte le undici stazioni previste, ci risulta che i tecnici di MM continuino a lavorare su possibili varianti progettuali che riducano la lunghezza della linea o il numero delle stazioni, non si capisce su richiesta di chi e perché. Uno dei molti, troppi, 'misteri' di questa vicenda, che continua a mancare di trasparenza e chiarezza".

metro monza

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