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Modulo: 4-3-1-2. Niente albero di Natale, niente difesa a 3. Tanti giocatori offensivi. In fondo, l'Edilnord giocava così. Una formazione folle, ma che avrebbe sicuramente incantato Silvio Berlusconi.

In porta scegliamo Giovanni Galli, due Coppe dei Campioni vinte, portiere italiano, di ottimi fondamentali, protagonista del primo Milan di Sacchi. 

In difesa, a destra Tassotti. Non ce ne voglia Cafù, grandissimo, ma Berlusconi avrebbe preferito un giocatore nato nel nostro paese. In più, il meglio, quando arrivò al Milan, il brasiliano lo aveva già dato, per quanto possa essere considerato tra i laterali destri più forti del Dopoguerra.

A sinistra, non c'è storia. Paolo Maldini. Nessuna concorrenza. 

Centrali difensivi. Se su Franco Baresi non esiste discussione, sull'uomo da affiancargli potremmo aprire un dibattito importante. La classe di Nesta e Thiago Silva o la solidità di Stam? Un enfant du pays come Costacurta o un brianzolo doc come Filippo Galli. Scegliamo l'uomo che Berlusconi prelevò a sorpresa dalla Lazio nell'estate del 2002.

A centrocampo, davanti alla difesa, probabilmente preferirebbe Pirlo ad Ancelotti o Desailly. Anche se un posto nel suo cuore lo hanno anche le geometrie di Demetrio Albertini. Dietro le punte la verticalità di Kakà o il genio di Savicevic. Propendiamo per il secondo, in fondo la notte di Atene è stata tra le più belle della sua vita da presidente. 

Gli altri due posti? Non possiamo non mettere Donadoni, il primo grande acquisto italiano della sua gestione. Certo, era un'ala, ma non è il caso di discutere di didattica in questo momento. L'altra mezzala da scegliere tra Seedorf, di classe, Gattuso, di sostanza o tra Boban o Riijkaard? Oppure l'arretramento di Ruud Gullit

Davanti, sul numero 9 nessun dubbio, con Van Basten titolare inamovibile. Seconda punta, Shevchenko, recordman di gol dell'era Berlusconi e legato a lui anche da un profondo affetto extra campo. Pronto a entrare, in caso di bisogno, però, vogliamo citare Filippo Inzaghi, che non avrà avuto il talento calcistico di nessuno di questi giocatori, ma che in quanto a determinazione, passione e attaccamento ai colori merita di stare in questa lista.