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Giacomo Bozzoli ha trascorso la sua prima notte in cella a Canton Mombello in Brianza. Non nello spazio "nuovi arrivi" come avviene solitamente, ma in una cella singola e sorvegliato a vista

Una scelta effettuata subito dopo l'immatricolazione e la visita medica che Bozzoli ha sostenuto dopo essere entrato a Canton Mombello alle 22:23 di ieri sera. Secondo quanto filtra “era sotto choc” e la scelta della sorveglianza a vista - con un agente fisso che lo ha controllato tutta notte - sarebbe stata dettata per il pericolo che potesse compiere atti autolesionistici per lo sconforto che ha espresso al suo ingresso nel carcere cittadino.

I Dettagli della Latitanza di Bozzoli tra Italia e Spagna

Undici giorni di latitanza, prima Cannes, poi Valencia e infine Marbella. I giorni della latitanza sono ancora da ricostruire con esattezza. Non era dunque più all'estero come si pensava, ma nascosto a casa sua, dove sarebbe arrivato a bordo di un’auto a noleggio con conducente. 

I Carabinieri lo hanno trovato nascosto nel cassettone del letto matrimoniale, con al collo un borsello contenente 50 mila euro. "Sono innocente. Vi prego, fatemi vedere mio figlio", ha richiesto Bozzoli, in lacrime, ai carabinieri.