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La Guardia di Finanza di Monza e Brianza ha portato a termine un’operazione di grande impatto, smantellando un’associazione per delinquere specializzata in truffe e autoriciclaggio legati al commercio di autovetture. L'indagine, coordinata dalla Procura di Monza, ha portato a dodici arresti e al sequestro di beni e fondi per oltre 8 milioni di euro. Si tratta di un sofisticato sistema criminale che coinvolgeva imprenditori locali, prestanome nullatenenti e altri soggetti operanti tra la Brianza e il bergamasco.

Indagine sulle truffe nelle auto: un sistema complesso

L’operazione è partita dall’analisi dei movimenti di sei autosaloni sospetti. Questi, secondo gli investigatori, avrebbero attuato raggiri ai danni di società finanziarie, ottenendo finanziamenti non onorati attraverso documentazione reddituale falsa. Le vetture acquistate venivano poi rivendute a prezzi inferiori a clienti ignari. Il sistema era reso possibile grazie alla complicità di una rete di soggetti, tra cui membri della comunità sinti, che individuavano i prestanome e curavano i passaggi burocratici.

L’impegno della Guardia di Finanza contro le frodi finanziarie

L’indagine ha identificato 110 persone coinvolte, mentre l’utilizzo di tecnologie avanzate e unità cinofile specializzate nella ricerca di denaro contante ha permesso di smantellare il sistema. Questo intervento testimonia l’impegno costante delle Fiamme Gialle nella tutela dell’economia legale e nella lotta alle truffe nel commercio di automobili.

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