Primavera Monza, il Chievo cala il poker: per il riscatto è tempo di derby
Monza-Chievo 1-4 (1-3)
Marcatori: 5' Makni (C) 15' Tuzzo (C) 17' Kojdheli (M) 28' Bontempi (C) 79' Orfei (C)
Monza: Rubbi, Falzoni, Kojdheli, Vallisa, Saio, Robbiati, Colferai (88' Cattaneo), Salducco (75' Cusati), Dal Miglio (46' Pucci), Zito (46' Savino), Calabrò All. Allegretti (Priori, Moracchioli, PioLoco, Minotti, Caccavo, Longo, Magli, Castaldo)
Chievo: Rendic, Grazioli, Lubishtani, Mihai (83' Meneghini), Visentini, Nador, Tuzzo (75' Orfei), Bontempi, Makni (75' Oboe), Vignato (75' Egharevba), Sperti (68' Pavlides) All. Mandelli (Malaguti, Ballato, Anselmi, Berghi, Momodu, Metlika, Arduini)
Arbitro: Sig. Luciani di Roma (Trischitta-Micalizzi)
Espulso: Falzoni Ammoniti: Kojdheli e Salducco (M)
Il Monza cerca il riscatto dopo i due pesanti scivoloni contro Pordenone e Hellas Verona, ma l'avversario è tutt'altro che malleabile, essendo la formazione ospite determinata a scalare sempre più la classifica e consapevole dei propri mezzi tecnici.
Il Monza disputa un primo tempo sufficiente, denotando un approccio atletico migliore rispetto alle ultime esibizioni, ma paga qualche limite in fase di non possesso: prima di subire da Makni (tunisino che ha avuto l'onore di debuttare con la divisa della propria Nazionale) il gol dello svantaggio (sfera rubata a Saio in fase di costruzione monzese e tiro che supera Rubbi), il Monza era stato difatti pericoloso con un colpo di testa di Saio sugli sviluppi di un angolo, terminato di poco a lato; e poco dopo non si concretizzano la serpentina di Zito prima, a causa dell'intervento di Rendic sul tiro da ingresso area, e la conclusione di Dalmiglio servito da Calabrò poi.
Al 15' il Chievo raddoppia con una punizione di Tuzzo, che indirizza dal limite destro dell'area una traiettoria che supera la barriera e batte all'incrocio Rubbi: un paio di minuti dopo i brianzoli rientrano in partita con Khojdeli (classe 2003 strappato alle attenzioni di Roma e dello stesso Chievo, alla prima da titolare) che trova un caparbio rasoterra sul secondo palo girandosi spalle alla porta.
Zito e Salducco cercano tra le linee di creare occasioni per le punte e la migliore tocca a Colferai: sforbiciata a centro area che non si trasforma di un soffio nel pareggio; invece una sorta di flipper porta al tris clivense a seguito di un calcio piazzato laterale da fuori area, a mettere il tocco finale è dello sfortunato Saio poi.
Nella seconda frazione il Chievo punta a mantenere il controllo, mentre il Monza si ridisegna 4-5-1 (fuori Zito e Dal Miglio) per non incorrere nell'imbarcata, senza perciò mettere granché a repentaglio la porta veronese, eccezion fatta per l'iniziativa di Colferai su cross di Calabrò (la deviazione sospinge a fin di palo la sfera): la quaterna che manda agli archivi il pomeriggio è siglata dall'indisturbato Tuzzo, che taglia il campo dalla destra e fredda con una bordata Rubbi.
Gli scaligeri rafforzano così la vetta e il Monza, penultimo e peggiore difesa della classe (20 gol subiti) assieme al Cittadella, deve fare quadrato e ripartire nella logica di una categoria e di un apprendistato duri da accompagnare: c'è un terzetto di impegni ravvicinati per provarci, perché la duplice trasferta di Cremona (grigiorossi usciti oggi indenni da Udine) e Brescia sarà inframezzata dal recupero interno col Cittadella.
FONTE FOTO: AC MONZA
Antonio Sorrentino