Una petizione per cancellare il golf dal Parco di Monza
Si viaggia verso le 500 firme per chiedere di non rinnovare la concessione dell'impianto
Già abbondantemente superate le 400 firme, obiettivo 500 da raggiungere entro la fine del weekend. Stiamo parlando della petizione lanciata da Giorgio Mojoli (di Coordinamento Monza) che chiede di non rinnovare la concessione all'impianto di golf presente all'interno del Parco di Monza a pochi passi dall'Autodromo.
Questo il testo della mozione, che si può ritrovare sul sito change.org, che chiede il ripristino dell'area boschiva, cancellata nel lontano 1928 per costruire l'intero impianto.
Cosa chiede la petizione
I sottoscrittori rivolgono un accorato appello al Presidente del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e personalmente ai singoli rappresentanti dei soci del Consorzio perché decidano di:
- non rinnovare la concessione di 95 ettari del Parco Reale per un impianto di golf:
- ripristinare integralmente il bosco a suo tempo distrutto per l’introduzione del suddetto impianto.
Gli effetti positivi
Questa decisione avrebbe una serie di effetti positivi, irrinunciabili per il restauro del complesso monumentale Villa Reale e Parco:
- si otterrebbe un contributo significativo alla riduzione dell’inquinamento atmosferico di Monza e degli altri comuni confinanti, notoriamente giunto a livelli insostenibili;
- si annullerebbe l’ingente consumo di acqua e l’immissione nel terreno di sostanze chimiche dannose, necessari per tenere in vita un sedime innaturale;
- si ricondurrebbe la vasta area alla natura e al disegno paesaggistico complessivo del Parco storico, capolavoro dell’urbanista e architetto Luigi Canonica;
- si restituirebbe alla cittadinanza una parte consistente del Parco, oggi riservata a pochi privilegiati;
- si realizzerebbe una condizione essenziale per l’inclusione del complesso monumentale tra i beni patrimonio dell’umanità dell’Unesco, da cui è oggi incredibilmente escluso, riconoscimento di rilevante portata culturale, sociale ed economica;
- si consentirebbe al Consorzio di partecipare da protagonista alle politiche nazionali (PNRR), europee (NGEU) e globali /Agenda 30 dell’ONU) per il risanamento ambientale e la riduzione delle disuguaglianze.
- si eviterebbe al Consorzio di dover dedicare tempo e denaro alla gestione di una concessione che, nella forma che si profila di un anomalo partenariato speciale, si prospetta a dir poco problematica, per non dire inutile e dannosa.
L’investimento necessario per il rimboschimento e per gli interventi ad esso connessi non supererebbe, secondo stime di esperti, il milione di euro, ovvero circa un 2% degli investimenti promessi dalla Regione per la rinascita del complesso monumentale.
Quanto alla perdita dell’entrata di 700 mila euro del canone di concessione, di per sé discutibile per sua natura di quasi alienazione, essa potrebbe essere compensata da eque integrazioni del fondo di gestione da parte dei soci del Consorzio, sicuramente consapevoli del valore eccezionale del bene affidato alla loro tutela.
Chi, dunque, fosse contrario alla presenza del golf nel Parco di Monza, potrebbe sottoscrivere questa petizione semplicemente compilando i propri dati all'interno del form dedicato.