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L'ex campione di Serie A Jeda ha raccontato a SuperNews la sua avventura in Brianza: "Collaboro già da qualche anno con il Muggiò, club di Promozione lombarda. Mi trovo bene, è una società ambiziosa. Faccio il direttore tecnico e lavoro con il settore giovanile. Da qualche mese alleno anche la squadra Juniores. Sto cercando di fare esperienza, mi piacerebbe continuare la carriera da allenatore. In futuro vorrei allenare nel settore giovanile di una squadra importante. La recente debacle con la Macedonia ci ricorda che in Italia bisogna ripartire necessariamente dai giovani”.

Jeda ha parlato anche di Serie B. Queste le dichiarazioni riprese da calciolecce.it.

SUL CROTONE: “A Crotone fu una stagione molto positiva. In Calabria ho segnato tanto e ho avuto grande continuità. Una svolta per me dal punto di vista professionale. La società mi è sempre stata vicina e Gasperini è stato fondamentale per la mia crescita. È un allenatore che mi ha dato tanto, anche sotto l’aspetto del temperamento e del carattere. Con lui mi sono trovato davvero bene. Quando qualche anno fa il Crotone ha conquistato la Serie A: sono stato contentissimo, è una città che se lo merita. Tra tante difficoltà non è sempre facile emergere, il Crotone invece ce l’ha fatta e questo mi ha riempito il cuore di gioia. Attualmente i rossoblù stanno vivendo una situazione complicata. Non mi sarei mai aspettato una stagione così negativa e deludente. Poco tempo fa il Crotone era in Serie A ed ora rischia la retrocessione in C, tutto ciò è davvero incomprensibile. Non immaginavo minimamente un tracollo del genere.”

SUL LECCEDopo la vittoria nel derby contro il Bari siamo stati accolti da eroi a Lecce. Migliaia di persone festeggiarono la salvezza con noi in piazza. Una grandissima gioia, momenti indimenticabili. I fatti emersi successivamente mi hanno fatto male. È stato rovinato quanto di bello fatto in campo, con tanto impegno e dedizione. Inizialmente credevo in uno scherzo, in voci prive di fondamento. La verità è stata un duro colpo da digerire. Una vicenda che ha rovinato l’immagine e la reputazione del club. In tutto quel trambusto ha pagato solo il Lecce…”

SUL RITORNO NEL SALENTO IN C: “Dopo la retrocessione con il Novara, sono tornato a Lecce in Serie C per amore del club e della piazza. L’obiettivo era quello di riportare subito il club il più in alto possibile. Purtroppo, non ci siamo riusciti. Varie vicissitudini, come infortuni e squalifiche, e una gestione tecnica non all’altezza ci hanno limitato molto. Per me è una ferita ancora aperta. Sono convinto che il Lecce possa ottenere la promozione in Serie A. La squadra è concreta, compatta e matura. Ho visto e commentato tante partite. I giallorossi mi hanno impressionato in positivo”.

SECONDO MARCATORE STRANIERO IN B: Sono molto orgoglioso di questo dato, è una statistica che mi ricordano spesso. A inizio carriera non l’avrei mai immaginato perché la Serie B è parecchio difficile. Confermarsi in un campionato del genere non è semplice. È un risultato che ricordo sempre con piacere. Il gol più emozionante? Ce ne sono tanti, probabilmente quello contro il Napoli nel 2009. Entrai dalla panchina e alla prima palla toccata siglai di testa il gol del 3-2 al 90esimo. Lo stadio esplose, ricordo ancora il boato. Sfortunatamente il Napoli riuscì a pareggiare al 96′ con Bogliacino. Risultato a parte, fu una rete davvero emozionante”.