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Ho sempre dubitato che esistesse un dio che governa le sorti del pallone, ma al termine di Monza-Frosinone mi sono dovuto ricredere e ho pensato che Eupalla esista davvero. Eupalla, lo preciso per i più giovani, è il nome che la penna fantasiosa di Gianni Brera (ricordato di recente su Monza News in un “pezzo” scritto da Fiorenzo Dosso in uno dei suoi bellissimi Amarcord) aveva attribuito ad un’immaginaria divinità che ispirava il gioco del calcio. Che sia Eupalla o che abbia un altro nome, ho comunque avuto la certezza che, nella circostanza, lassù qualcuno ci abbia voluto davvero bene.

Credo che neppure il più inguaribile degli ottimisti osasse sperare che, sotto di due reti, il Monza potesse ribaltare il risultato. Proprio davanti ad un Frosinone che non aveva mai perso in trasferta e che aveva subito solo quattro gol in sette gare esterne. Credo che se qualcuno, con tutte queste premesse e a poco più di venti minuti dal termine, avesse detto che il Monza sarebbe riuscito a portare a casa i tre punti, avrebbe avuto ottime possibilità di essere accompagnato al manicomio.

E’ sempre difficile nel calcio comprendere fino a che punto il merito di una squadra è dovuto al demerito dell’avversaria, ma resta il fatto che il Monza ha sofferto per lunghi tratti del match il possesso palla e l’ottimo posizionamento sul campo del Frosinone, a mio giudizio la miglior squadra vista finora al U-Power Stadium insieme alla Cremonese. Forse un certo appagamento della formazione di Grosso, che è sembrata voler amministrare il vantaggio nell’ultima parte di gara, ha favorito il ritorno del Monza, che grazie ai cambi di qualità e azzeccatissimi di Stroppa, ha ribaltato il risultato e ha centrato il terzo successo consecutivo. 

Tredici punti e tredici gol negli ultimi cinque turni sono davvero un ottimo bottino per una squadra che non ha una prima punta dallo spiccato fiuto del gol e che la sfortuna ha costretto a giocare contro avversari di qualità come Brescia e Frosinone senza quel Dany Mota che è il suo miglior realizzatore. Forse anche per questo Eupalla o chi per lei ha voluto compensare e mandare quel segnale importante che può essere determinante per indirizzare il destino del Monza.

Paolo Corbetta

foto Studio Buzzi