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Il Rischio di Chiusura: Una Minaccia per la Brianza

L’allarme è stato lanciato dal consigliere regionale Gigi Ponti (PD), che si è impegnato per evitare la chiusura della storica azienda di Renate. All’inizio di settembre, i 38 dipendenti della Valli&Valli hanno ricevuto la comunicazione ufficiale dell’imminente chiusura dello stabilimento.

Ponti, insieme al consigliere Alessandro Corbetta (Lega), ha sottolineato come ci siano solo 75 giorni di tempo per trovare una soluzione che possa evitare il licenziamento dei dipendenti. Durante una riunione della Commissione IV (attività produttive) di Regione Lombardia, Ponti ha esposto la gravità della situazione, evidenziando l’urgenza di avviare un dialogo tra le parti coinvolte, tra cui la Regione, i sindacati e l'attuale proprietario del marchio, il gruppo svedese Assa Abloy.

Possibile Trasferimento del Brand in Cina

Una delle maggiori preoccupazioni è il rischio che il marchio Valli&Valli e la sua produzione possano essere trasferiti in Cina. Questo scenario non solo comprometterebbe i posti di lavoro locali, ma rappresenterebbe anche una perdita significativa per l’intera industria del design italiano. "È fondamentale che la Regione Lombardia, che ha sempre sostenuto il Made in Italy, intervenga con urgenza per trovare una soluzione", ha dichiarato Ponti, sollecitando un incontro con l'assessore allo sviluppo economico, Guido Guidesi.

Un Declino Già Annunciato

I segnali di crisi erano già visibili da tempo. Secondo Mary Ciociola, segretaria generale della Fillea Cgil, l'azienda aveva attraversato periodi di cassa integrazione. Tuttavia, prima delle vacanze estive, l'azienda aveva sorprendentemente deciso di non rinnovare questa misura. Ora, alla luce degli eventi, la ragione di questa decisione è più chiara: la chiusura sembrava essere già in fase di pianificazione.

Un Marchio Storico Nato nel 1934

Fondata nel 1934 da Pasquale Valli, l'azienda ha sempre attribuito grande importanza al design e alla qualità delle sue maniglie, considerate vere e proprie opere d’arte. Il figlio Carlo Valli ha continuato questa tradizione, collaborando con noti designer e architetti, dando vita alla celebre linea Fusital, la prima a firmare le maniglie.

Possibile chiusura Valli&Valli, Sassoli: ‘Conseguenze per tutto il territorio’ 

“Questa mattina durante l’audizione in Regione Lombardia, è stato confermato che Valli & Valli, l’iconica azienda produttrice di maniglie, sta per chiudere i battenti per sempre e con lei sparire il brand ammirato in tutto il mondo”. Così Martina Sassoli, consigliere regionale Gruppo Misto. “Nella novantennale storia di questa azienda, si sono succeduti nomi eccellenti dell’architettura e del design, da Zaha Hadid ad Antonio Citterio, che hanno portato il Made in Brianza nelle case di tutto il mondo. Ad oggi è pochissimo il tempo per poter intervenire, ma tutte le istituzioni sono scese in campo per scrivere un epilogo diverso”. 

Chiusura Valli&Valli, Corbetta: 'Bene la partecipazione delle istituzioni'

"Ho richiesto immediatamente un'audizione in Regione Lombardia non appena sono venuto a conoscenza della decisione dell'azienda Valli di Renate di chiudere lo stabilimento," afferma Alessandro Corbetta, Capogruppo della Lega in Consiglio Regionale a margine dell’audizione tenuta in IV Commissione Attività produttive oggi a Palazzo Pirelli. "Bene la partecipazione di tutte le istituzioni locali, dal sindaco alla provincia, oltre alla proprietà aziendale, che ha permesso di approfondire la questione e di discutere con serietà della preoccupazione per il futuro dei lavoratori e del marchio storico, che ha segnato un pezzo importante del settore produttivo brianzolo e nazionale."

"Abbiamo ribadito all’azienda, di proprietà del gruppo Assa Abloy, che serve tempo, che occorre considerare ogni opzione possibile, fra cui potrebbe esserci l'acquisto da parte di terzi del ramo d'azienda, soluzione che potrebbe consentire di continuare sia con il marchio che con la produzione. È essenziale che la proprietà si renda disponibile per incontri mirati sul tema della continuità aziendale, insieme all'assessore regionale allo sviluppo economico Guidesi, per sondare le misure che in merito Regione Lombardia può mettere in campo."

Parallelamente, l’attenzione è rivolta alla tutela dei lavoratori. "Chiediamo all’azienda di prendere contatto con gli uffici regionali competenti dell’Assessore Tironi per garantire la salvaguardia dei dipendenti," aggiunge Corbetta. "Da un lato, ci sono gli ammortizzatori sociali che possono essere attivati in questi casi, ma dall’altro lato, chiediamo che l'azienda faccia la sua parte, permettendo ai lavoratori di affrontare il futuro nel caso in cui non ci fosse altra soluzione rispetto alla chiusura."

"Le nostre priorità," conclude Corbetta, "sono di salvaguardare produzione e lavoratori. Regione Lombardia farà tutto ciò che è in suo potere per supportare questi sforzi, ma chiediamo collaborazione e disponibilità dalla proprietà per trovare una soluzione condivisa."