Monza, il sogno finisce così?
Il Monza vede avvicinarsi sempre di più il rischio retrocessione
Monza in crisi: la salvezza si allontana
La recente sconfitta casalinga col Verona rappresenta un altro duro colpo per il Monza, che continua a collezionare risultati negativi. Con soli 13 punti in classifica, la squadra brianzola si trova all’ultimo posto, un chiaro segnale di un'annata segnata da errori e sfortuna. Nonostante un avvio promettente nelle scorse stagioni, il club ha subito un progressivo declino, culminato con prestazioni deludenti e una crisi tecnica difficile da gestire.
L'addio di figure chiave, come Silvio Berlusconi e il conseguente ridimensionamento del progetto ambizioso, hanno inciso profondamente sul percorso della squadra. La gestione tecnica ha subito continui cambiamenti: l'arrivo di Alessandro Nesta, seguito dall'esonero e dalla successiva nomina di Salvatore Bocchetti, non ha portato i risultati sperati. Gli infortuni di giocatori fondamentali come Pessina, Gagliardini e Cragno, uniti alla scarsa continuità dei giovani talenti, hanno ulteriormente aggravato la situazione.
Un futuro incerto tra mercato e difficoltà tecniche
Uno dei principali problemi del Monza risiede nelle scelte di mercato, che non hanno garantito rinforzi adeguati. Le cessioni di Colpani, Di Gregorio e Carlos Augusto, senza sostituti all'altezza, hanno minato l’equilibrio della squadra. I nuovi arrivi, come Turati e Pizzignacco, non sono riusciti a colmare il vuoto lasciato dai partenti, evidenziando le difficoltà nella programmazione.
Anche il cambio di allenatore non ha prodotto la svolta sperata. Nonostante l'impegno di Nesta nel tenere unito il gruppo, il tracollo è arrivato con la sconfitta contro il Parma e il tonfo interno contro il Cagliari. Le scelte tattiche e la gestione dello spogliatoio non sono state sufficienti per invertire la rotta, e il mercato di gennaio ha peggiorato ulteriormente le cose con la partenza di altri elementi chiave.
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