Monza, giovani rimpianti biancorossi: ecco gli ex che stanno brillando in Serie C
Due talenti cresciuti nel vivaio si stanno mettendo in luce con Pescara e Caldiero Terme. Gol e assist a ripetizione: il club brianzolo ha lasciato andare troppo presto due prospetti di valore?
Andrea Ferraris si sta rivelando un’arma preziosa per il Pescara. L’attaccante classe 2004, cresciuto nelle giovanili del Monza, ha trovato spazio e fiducia in Abruzzo, realizzando 7 gol e 2 assist in 28 presenze stagionali. L'ultima perla è arrivata nel turno infrasettimanale contro il Pontedera: una doppietta - la prima nella sua carriera tra i professionisti - che ha trascinato il Delfino al successo e che conferma la sua crescita costante.
Ferraris aveva già dimostrato il suo valore con la Primavera biancorossa, segnando 50 gol in 83 partite e contribuendo alla promozione in Primavera 1 nel 2023. Il Monza ha mantenuto il 50% sulla futura rivendita, segnale di una possibile plusvalenza futura. "Sono felicissimo di essere qui a Pescara, una scelta che rifarei altre mille volte", ha dichiarato a inizio stagione.
Marras, la luce del Caldiero Terme
Meno fortunato a livello di risultati, ma altrettanto incisivo sul piano individuale, è Tommaso Marras. L’esterno offensivo, dopo l’esperienza nella Primavera del Monza, ha trovato continuità al Caldiero Terme, dove ha già firmato 5 gol e 3 assist in 26 presenze. Nell’ultima gara ha segnato il gol del primo pareggio contro il Renate, confermando la sua importanza nell'economia della squadra.
Il suo primo gol tra i professionisti è stato decisivo contro la Triestina, mentre la miglior prestazione stagionale è arrivata nel 4-1 contro la Pro Vercelli, con gol e assist. La sua crescita non è passata inosservata: nelle scorse settimane è emerso come Reggiana, Cittadella e Frosinone stiano monitorando da vicino il suo rendimento.
Monza, valorizzazione mancata?
Ferraris e Marras sono due esempi di giovani che, lontano dal Brianteo, stanno trovando il loro spazio. Il Monza ha fatto scelte precise sul loro futuro, puntando su altri profili, ma i loro numeri fanno riflettere: forse, invece di lasciarli partire a titolo definitivo, il club avrebbe potuto trovare una formula diversa, come prestiti mirati o recompra, per valorizzarli meglio e avere un ritorno maggiore. Il talento c'era, i risultati stanno arrivando altrove: una lezione per il futuro?
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