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La condanna

La condanna è scaturita dalle frasi "20900 delinquenti, sco****o la figlia di Staffelli", contenute nella canzone "Non ci siamo" e ritenute ingiuriose e sessiste nei confronti della Staffelli, che dopo la pubblicazione del brano ha sporto denuncia. Il caso era stato portato all'attenzione mediatica da Striscia la Notizia, che aveva denunciato l'accaduto.

Il trapper, già sottoposto a sorveglianza speciale dallo scorso luglio per comportamenti antisociali e minacce nei confronti di Valerio Staffelli e della figlia, ha commentato la sentenza sui social media assumendosi le proprie responsabilità e dichiarandosi pronto ad affrontare le conseguenze legali.

I precedenti

Questa condanna si aggiunge ad una serie di precedenti penali a carico di Mr Rizzus, tra cui aggressioni e minacce, che hanno contribuito a delineare un profilo problematico del giovane artista. Tra i precedenti, anche un'aggressione nei confronti di Vittorio Brumotti, inviato di Striscia la Notizia, durante un servizio sullo spaccio nel centro di Monza, e una condanna a 9 mesi per aver perseguitato l'ex fidanzata, che aveva anche obbligato a lasciare le scuole superiori perché frequentate da "troppi maschi".