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Nel delicato contesto degli hospice, strutture progettate per offrire un ambiente familiare e accogliente, i volontari svolgono un ruolo insostituibile. Non si limitano a fornire assistenza pratica, ma creano una vera connessione umana con i pazienti e i loro cari. Organizzano momenti di svago, celebrano eventi speciali e, soprattutto, offrono quella presenza silenziosa ma fondamentale che può fare la differenza negli ultimi giorni di vita.

La testimonianza di chi dona il proprio tempo

lilt

La storia di Emanuela Maggioni, volontaria da due anni, illustra perfettamente il significato profondo di questo servizio. Il suo impegno nasce dalla consapevolezza che ogni paziente ha bisogno di essere riconosciuto come persona, non come un semplice numero di stanza. Il volontario diventa un confidente, un amico che ascolta senza giudicare, offrendo quel supporto emotivo che va oltre l'assistenza medica.

Formazione e impegno richiesto

LILT garantisce una preparazione accurata attraverso la sua Scuola di Formazione e Qualificazione del Volontariato in Oncologia, prima nel suo genere in Italia. I volontari, di età compresa tra 18 e 70 anni, ricevono una formazione che combina competenze pratiche e sensibilità umana. L'impegno minimo richiesto è di mezza giornata settimanale, permettendo di costruire relazioni significative con pazienti e familiari.

L'impatto reciproco del volontariato

L'esperienza del volontariato in hospice si rivela trasformativa non solo per chi riceve assistenza, ma anche per chi la offre. Come sottolinea Maggioni, questo servizio diventa una forma di arricchimento personale, un'opportunità di crescita interiore che va oltre il semplice donare tempo agli altri.

Le opportunità di volontariato con LILT

LILT offre diverse possibilità di volontariato nella lotta contro i tumori, dall'accompagnamento alle terapie all'accoglienza ospedaliera. L'organizzazione valorizza ogni contributo, considerando i suoi 600 volontari come il cuore pulsante dell'associazione.