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Presente al Gran Galà per l'apertura del calciomercato, al Grand Hotel a Rimini, l'Ad e vice presidente vicario del Monza Adriano Galliani, visibilmente e comprensibilmente triste, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport.

Ecco un riassunto delle parole del manager monzese, che ha esordito sul presidente Silvio Berlusconi:

“Mi manca tanto non sentire Berlusconi ogni sera al telefono, ora non arrivano più le telefonate. Sono estremamente addolorato. È il periodo più brutto della mia vita. Ho imparato quasi tutto da Silvio Berlusconi, lo conoscevo da 44 anni, dal primo novembre 1979 il mio maestro. Mi ha dato un sacco di preziosi consigli. Mi sento orfano. Cercava la bellezza e l'innovazione in tante cose, tra cui nel calcio. Cercherò di andare avanti e convivere con le gioie e i dolori. Ho troppi ricordi e troppo dolore”.

Ha poi proseguito:

"Io sono nato a Monza, è la mia passione. Finché non mi cacciano farò qualsiasi cosa per la società della mia città. Gagliardini è un giocatore importante, spero arrivi. Sennò prenderemo qualche altro mediano. Però in tutti i ruoli a me manca soprattutto Silvio Berlusconi. Il problema adesso, nella mia testa, non è un centrocampista".

Sul futuro societario ha poi aggiunto a Sportitalia:

“C'erano già dei ragionamenti per quote di minoranza anche col presidente in vita. Fininvest onorerà Silvio Berlusconi, poi non si può escludere un'apertura del capitale in futuro. Nessuna trattativa col greco Marinakis. Presto per parlare di obiettivi per questa stagione, il mercato non è ancora iniziato. Inutile dire salvezza o Europa. Il Monza ha già una buona squadra, qualcuno è andato via perché era in prestito, cercheremo di sostituirlo al meglio. La conferma dell'allenatore non è stata semplicissima, lo volevano in tanti sia in Italia che in Europa. Questa è la prima pietra messa".