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La realizzazione del progetto, il cui costo complessivo si avvicina ai 2 miliardi di euro, vede una distribuzione degli oneri particolarmente sbilanciata. Il Comune di Milano contribuisce con una quota minima del 2,8%, mentre il restante 97,2% è sostenuto da una partnership tra Stato, Regione Lombardia e altri comuni coinvolti. 

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Nonostante questa limitata partecipazione economica, il capoluogo lombardo mantiene un ruolo decisionale predominante che, al momento, sembra costituire un ostacolo al progresso dell'opera.

Le criticità attuali

La situazione presenta una carenza di circa 400 milioni di euro, ma il vero nodo della questione non sembra essere tanto economico quanto politico. L'assenza di una leadership determinata sta causando ritardi significativi, con ripercussioni negative sull'intero territorio brianzolo. In particolare, Regione Lombardia, pur rappresentando un importante finanziatore, viene relegata a un ruolo marginale, senza possibilità di accesso diretto alla fase progettuale.

La proposta di un Commissario Straordinario

Di fronte alle evidenti difficoltà gestionali manifestate dal Comune di Milano, emerge la proposta di nominare un Commissario Straordinario. Questa figura potrebbe garantire una gestione più efficace del progetto, assicurando tempistiche certe e tutelando gli interessi dei cittadini della Brianza. 

La soluzione commissariale potrebbe rappresentare la svolta necessaria per superare l'attuale impasse e procedere finalmente con la realizzazione di quest'opera strategica.