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Con il Monza che sta veleggiando verso la serie B (noi speriamo sempre che cambi rotta anche perché il tempo ci sarebbe per risalire la china) fioccano sul web, su qualche giornale e nelle chiacchierate scambiate con amici (e nemici…) le congetture più svariate sui possibili motivi di convenienza per i “padroni del vapore” della società biancorossa che li spingerebbe a non trattenersi oltre il terzo anno trascorso in serie A ed a vendere baracca e burattini in vista di una più che probabile (facciamo sempre e comunque gli scongiuri) retrocessione fra i cadetti.

Quando anche la curva perde la pazienza
Quando anche la curva perde la pazienza

Si parte dai diritti televisivi: in Serie A fruttano circa 38 milioni, in Serie B molto meno: circa 3 milioni. Si passa dalla fuga degli sponsor ai minor incassi al botteghino dello stadio. Il tutto non compensato adeguatamente dai costi nettamente inferiori alle voci stipendi, ammortamenti e spese per servizi. Ma il condimento vero e proprio che ingolosirebbe la proprietà sarebbe costituito dal così detto Paracadute introdotto nel 2008 che, nel caso del Monza potrebbe fruttare fra i 20 ed i 25 milioni. E qui, per ritornare a citare qualche sano proverbio, casca l’asino.