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Il Parco e la Villa Reale di Monza sono un patrimonio storico e culturale di grande valore, che richiede una cura e una valorizzazione costanti. Anche i servizi di ristorazione e caffetteria, che offrono ai visitatori la possibilità di godere appieno della bellezza del luogo, devono essere all'altezza della sua monumentalità.

Per questo motivo, il Consorzio Villa Reale e Parco, l'ente che gestisce il complesso, ha deciso di cambiare il modello di affidamento dei servizi di ristorazione e caffetteria, passando da concessioni di beni a concessioni di servizi. In altre parole, il Consorzio non affiderà più gli immobili ai concessionari, che erano tenuti a fare lavori di manutenzione e ristrutturazione, ma affiderà il servizio, controllando la qualità e la tipologia dell'offerta gastronomica.

Un'offerta diversificata e coordinata

Il Consorzio ha anche stabilito di escludere la concessione ad un unico operatore, per favorire una maggiore concorrenza e una maggiore diversificazione dell'offerta. Il Consorzio si occuperà della progettazione delle caratteristiche dei servizi di caffetteria e di ristorazione di ciascuno dei plessi, che eviti sovrapposizioni e crei un'identità unitaria nell'offerta. Insomma, bere un caffè o una bibita, mangiare un panino o sedersi a tavola dovrà essere confacente alla monumentalità di Parco e Villa Reale, con servizi coordinati dal Consorzio, anche come immagine. Come d’altronde previsto dal Masterplan, il piano strategico per il rilancio del complesso. L’obiettivo è garantire omogeneità dei servizi in un parco storico, evitando magari arredi pubblicitari e intervenendo anche su insegne, colori, dotazioni.

Il canone basato sul fatturato

Il canone che il Consorzio percepirà dai concessionari non sarà più commisurato secondo valutazioni dell’Agenzia delle Entrate, ma basato sul fatturato, con un minimo garantito più una percentuale sul fatturato stesso. In questo modo, il Consorzio spera di aumentare le proprie entrate, che oggi sono piuttosto modeste: circa 400mila euro l’anno dai servizi di ristorazione e caffetteria.

Le diverse mission dei plessi

Un progetto di ampio respiro, che interessa Villa Reale, Torretta (attualmente chiusa, dal 2020), Padiglione Cavriga, Cascina del Sole, Chiosco La Montagnetta, La Fagianaia, Isolino, Chiosco Villasanta, Cascina Frutteto. Ogni plesso avrà una missione diversa, in base alla sua posizione e alla sua vocazione: per il Chiosco La Montagnetta, legata ad un'attività caffè, bar e quick service; per l’Isolino, cucina tradizionale regionale con esclusione della cucina etnica; per La Fagianaia (il Saint Georges Premier), ristorazione di medio e alto livello; per la Villa Reale, ristorazione a carattere regionale di medio livello con esclusione della cucina etnica; per La Torretta, gelateria e caffetteria.

Le proroghe in attesa delle nuove concessioni

Villa Reale

Intanto il Consorzio ha prorogato alcune concessioni scadute a fine 2023, in attesa di completare le procedure di affidamento dei nuovi servizi. Le proroghe riguardano il Chiosco La Montagnetta, l'Isolino, Cascina Frutteto e relative aree di pertinenza alla Scuola Agraria del Parco, fino al 30 giugno 2024, e La Fagianaia, fino al 30 settembre 2024. Quest'ultima, gestita dalla Ilgedi Srl, ha presentato una proposta di valorizzazione e manutenzione straordinaria dell’immobile, che sarà valutata dal Consorzio.

La situazione di Cascina del Sole

Tra le concessioni a scadenza al 30 giugno anche quelle relative ai servizi caffetteria bar alla Villa Reale e alla Torretta, che sono collegate. Per la Villa Reale l’ipotesi è di riportare sotto la Reggia anche la ristorazione, anche fuori degli orari di apertura della Villa. Le proroghe sono state necessarie perché le procedure di affidamento dei servizi sono in corso: in ogni caso, fanno sapere dal Consorzio, i servizi saranno garantiti, eventualmente anche con ulteriori proroghe se alla scadenza l’affidamento non dovesse essere stato ancora perfezionato. Dunque, al ritorno della bella stagione, gli aficionados del Parco (l’anno scorso punte di 60mila visitatori in un giorno) avranno di che sfamarsi, all’occorrenza. Resta chiusa Cascina del Sole: la gara per la sua gestione, nel 2021, andò deserta per la necessità di una forte manutenzione. Ora ci sono risorse regionali per intervenire, a cura del Consorzio, che rimetterà sul mercato il servizio di ristoro l’anno prossimo.

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