La strana sindrome che colpisce anche i brianzoli: ecco come curarsi e prevenirla
Milano, la metropoli del lavoro italiano, si trova al centro di un fenomeno preoccupante: l’aumento della sindrome di burnout tra i lavoratori.
Il fenomeno del burnout a Milano
Milano, la metropoli del lavoro italiano, si trova al centro di un fenomeno preoccupante: l’aumento della sindrome di burnout tra i lavoratori. I dati Inail del primo trimestre del 2024 rivelano un incremento del 17,9% nelle denunce di malattie professionali legate a disturbi psichici e comportamentali rispetto all’anno precedente.
Lombardia: una regione sotto pressione
Non solo Milano, ma l’intera regione Lombardia risente del peso del burnout. La difficoltà nel bilanciare vita personale e lavorativa e la frustrazione per una mancata crescita professionale sono solo alcune delle cause del disagio psicologico che affligge i lavoratori lombardi e, dunque, anche quelli brianzoli.
Analisi del disagio lavorativo
Secondo un’analisi di Unobravo, il servizio di psicologia online, nel primo quadrimestre del 2024, il disagio lavorativo è aumentato del 109,7%. Il 28,3% dei richiedenti supporto soffre a causa del lavoro, con oltre la metà che manifesta sintomi di burnout.
La mappa del malessere in Italia
La Lombardia (27%) e il Lazio (10,6%) sono le regioni con la maggiore incidenza di stress lavorativo. A livello provinciale, Milano si distingue con il 13,2% di lavoratori affetti da problemi psicologici legati al lavoro, seguita da Roma e Torino.
Comprendere e affrontare il burnout
Valeria Fiorenza Perris, psicoterapeuta e clinical director di Unobravo, sottolinea l’importanza di riconoscere le fasi del burnout: entusiasmo, stagnazione, frustrazione e apatia. Identificarle tempestivamente è cruciale per cercare aiuto e prevenire impatti negativi sulla vita personale e professionale.