La porta, la musica e le vacanze: quel segno del destino che accomuna Di Gregorio e Turati
Andiamo a ripercorrere il percorso e le curiosità del neo estremo difensore biancorosso
Classe 2001, il portiere nativo di Milano si forma prima nelle giovanili dell’Inter per poi passare prima a Pavia e poi a Renate nella stagione 2017/2018, ricoprendo il ruolo di terzo portiere senza tuttavia scendere in campo. In quell’anno proprio Di Gregorio si stava prendendo la scena della Serie C, ‘rubando’ il posto da titolare a Cincilla per poi mettere le ali verso la Serie B, ma nonostante tutto i tre portieri sono uniti da un grande rapporto di amicizia che li vede tuttora legati.
I tre sono stati pizzicati insieme ai concerti o a passare le vacanze estive nelle spiagge di Formentera e non solo. “DiGre è mio fratello e quando ci vediamo parliamo di tutto tranne che di calcio” diceva Turati un anno fa ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’.
Nel febbraio 2018 passa al Sassuolo, e il primo dicembre del 2019 esordisce in Serie A contro la Juventus. Nella partita contro i bianconeri le parate su Ronaldo, Dybala, Ramsey ed Emre Can risulteranno decisive ai fini del pareggio all’Allianz Stadium e a fine gara avrà i complimenti di Buffon e dell’allora allenatore neroverde De Zerbi. Col ritorno di Consigli e Pegolo dagli infortuni tornerà poi a giocare in pianta stabile alle giovanili neroverdi fino alla fine dell’anno successivo.
Nella stagione 2021/2022 vola a Reggio Calabria in Serie B. Inizialmente parte come secondo di Micai ma dopo la squalifica di quest’ultimo si gioca bene le sue chances e le sue prestazioni gli valgono il sorpasso da titolare nei calabresi con il quale ottiene la salvezza e varie chiamate con la Nazionale in under 21. Con la Reggina ha incrociato il Monza nella partita vinta dai biancorossi nell’ultima Serie B col gol di Dany Mota. Il salto di qualità però avviene a Frosinone l’anno successivo, vincendo da protagonista il campionato di Serie B con Fabio Grosso in panchina ed essendo poi il titolare in Serie A lo scorso anno, mancando la salvezza all’ultima giornata.
“Il ragazzo è matto completamente” diceva De Zerbi ed è proprio grazie a quella pazzia che Turati è arrivato a giocare in Serie A ed essere considerato uno dei migliori portieri del panorama nazionale.
Ora l’estremo difensore lombardo è chiamato al vero grande salto in Serie A. La sfida è quella di mantenere la categoria con i brianzoli avendo già alle spalle un anno di esperienza in Massima Serie e di seguire le orme di chi lo ha preceduto, visto che ha dalla sua parte anche la giovane età e le potenzialità per poter realizzare il sogno di esordire in Nazionale e - perché no - vincere la Champions League. Il ragazzo è matto si, ma ha quella lucidità e quei riflessi per poter intervenire ed essere decisivo e queste doti si sposano bene con quello che vuole mister Nesta e con la politica del Monza che vuole puntare sui giovani italiani di prospettiva!“
Antonio Scirto'
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