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casa nani

Si dice che un tempo vivesse qui una famiglia di nani, in questa minuscola dimora divisa su tre piani. Un'immagine bucolica che cattura l'immaginazione, ma che si scontra con la realtà. La "Casa dei Nani" non è mai stata un'abitazione, ma piuttosto un elemento architettonico curioso e affascinante.

Alla base dell'edificio si trova una cabina tecnica, mentre i piani superiori ospitano tutt'altro che stanze. Le misteriose finestre, con il loro aspetto antico, hanno alimentato diverse teorie. C'è chi ipotizza che siano resti dell'antico castello visconteo, sopravvissuti ai secoli. Un'ipotesi suggestiva, ma smentita dalle mappe storiche.

Le ipotesi più probabili

Un'altra teoria più plausibile suggerisce che le finestre siano state ricavate da veri elementi del castello di Monza, smontato dai De Leyva nel XVI secolo per ricavarne materiali da vendere. In questo caso, la "Casa dei Nani" potrebbe essere un frammento della Cascinazza, sopravvissuto a poca distanza dalla sua sede originaria.

Ma c'è anche chi ipotizza un'origine più recente, datata alla fine dell'Ottocento. In questo caso, le finestre potrebbero essere elementi neogotici provenienti dal rifacimento di Villa Durini, che sorgeva al posto del castello e che venne poi stratificata nel corso del tempo.

Qualunque sia la verità, la "Casa dei Nani" rimane un enigma affascinante che cattura l'attenzione dei passanti. Un piccolo mistero nel cuore di Monza, che ci ricorda la bellezza e la ricchezza della storia che si nasconde dietro ogni angolo delle nostre città.

Forse un giorno scopriremo la verità su questa curiosa costruzione. Ma per ora, la "Casa dei Nani" continua ad alimentare la fantasia e ad arricchire il patrimonio storico e culturale di Monza, con il suo alone di mistero e leggenda.