Brugherio, ecco i nodi critici riguardo il destino dello stabilimento Candy (in crisi)
Trasformazione urbanistica, ammortizzatori sociali e continuità produttiva al centro del confronto tra Regione, Provincia, Comune e sindacati
![brugherio candy](https://slyvi-tstorage.fra1.cdn.digitaloceanspaces.com/l107192664264_tml428072744705_237327635669_1738236861741381.jpg)
Martina Sassoli, consigliere regionale di Lombardia Migliore, ha lanciato un monito chiaro:
Serve un piano chiaro e condiviso tra tutti gli attori in campo: le tempistiche sono cruciali perché si rischia di compromettere non solo i lavoratori, ma anche l’intero tessuto economico e sociale del territorio. I tempi della conversione urbanistica del polo rappresentano un’incognita, ed è fondamentale l’intervento della Provincia e della Regione per garantire tutele concrete.
La crisi del settore degli elettrodomestici ha colpito duramente Candy, riducendo i volumi produttivi e mettendo a rischio decine di posti di lavoro. La prospettiva di una riconversione del sito non convince del tutto i sindacati, che chiedono certezze per il mantenimento dell’occupazione e del know-how specializzato dei lavoratori.
Il ruolo delle istituzioni locali
Anche Francesco Cirillo, consigliere della Provincia di Monza e Brianza con delega al Welfare, ha evidenziato la necessità di un impegno congiunto:
È fondamentale che la riconversione del sito avvenga senza lasciare nessuno indietro ed è per questo che come Provincia abbiamo dato piena disponibilità a Regione, Azienda e Sindacati.
L’urgenza degli ammortizzatori sociali
Sassoli ha inoltre sottolineato la necessità di un intervento immediato per supportare i lavoratori durante questa fase di transizione:
O si interviene subito, al fianco dell’Azienda e del Comune di Brugherio, dando pieno supporto alle pratiche di riconversione urbanistica, o diventerà un limbo occupazionale. La richiesta è chiara: almeno un altro anno di ammortizzatori sociali per completare la trasformazione del sito e un vero piano di formazione per i lavoratori, perché lo ‘stiamo valutando’ non paga le bollette.
![Martina Sassoli](https://slyvi-tstorage.fra1.digitaloceanspaces.com/l107192664264_tml428072744705_218000282837_1737658320295709.jpg)
Il futuro del polo di Brugherio
La questione della trasformazione urbanistica resta uno dei principali nodi critici, insieme alla necessità di garantire una continuità produttiva significativa che non si limiti alla sola logistica. I sindacati, rappresentati dalla Fiom-Cgil, continuano a monitorare la situazione, chiedendo garanzie concrete per il futuro lavorativo dei 110 dipendenti rimasti e sollecitando l’azienda a mantenere una produzione stabile nel sito di Brugherio.
Il dialogo tra Regione, Provincia, Comune di Brugherio, azienda e parti sociali proseguirà nelle prossime settimane. La posta in gioco è alta: si tratta non solo di tutelare decine di posti di lavoro, ma anche di preservare un pezzo importante della storia industriale brianzola.
Per rimanere aggiornati sul Monza e sul territorio brianzolo, visita Monza News e non dimenticare di commentare sulla nostra pagina Facebook: Monza News.it dove ogni mercoledì viene trasmessa la nostra diretta 'Monza una città da serie A' dalle ore 20:30.