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Dopo il record di 15mila visitatori fatto registrar lo scorso anno, torna a Ornago, nel campo Shirin, il labirinto di girasoli. Un'iniziativa unica nel suo genere, nata dalla mente dell'ingegnere ambientale Ettore Selli e sviluppato dalle organizzatrici Elmina e Carolina Brambilla, vere e proprie madrine dell'evento e già salite agli onori della cronaca per il campo di tulipani estivo e il regno delle zucche ammirato in autunno. 

Il labirinto aprirà i battenti a luglio e sarà grande circa quaranta metri quadrati. Più di un milione i fiori utilizzati, in procinto di sbocciare per poter dare finalmente il via a questa lodevole iniziativa. Si tratterà inoltre, come dichiarato dalle due donne a capo della manifestazione, di un'edizione da record, dato l'espansione della superficie, che va a sconfinare nel comune di Belusco, e della speciale varietà di girasoli, che possono arrivare fino a 1.80 m di altezza

Il labirinto sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 22 e il sabato e la domenica dalle 9 alle 22. Il prezzo del biglietto è di 5 euro e sarà raccomandata la prenotazione. Numerosi gli eventi collaterali che si svolgeranno nel periodo dell'installazione artistica: laboratori, concerti, cinema, spettacoli, aperitivi e tanto altro per trascorrere una giornata all'insegna della natura e del buonumore

A rendere il tutto ancora più encomiabile è la scelta del campo Shirin di eliminare i concimi chimici abbracciando politiche più green e sostenibili, nel rispetto della natura e di ciò che ci circonda. Attorno al labirinto tra l'altro sarà allestita un'area aperta al pubblico dove i visitatori potranno scegliere e raccogliere il proprio girasole prima di fare ritorno a casa e concludere la loro visita. 

Il disegno scelto quest'anno dall'ingegnere Ettore Selli è un omaggio ai giardini italiani di età barocca. Trentaquattrenne originario di Bologna, Selli è tra i massimi esperti di labirinti, avendo scritto anche due libri in merito dove cita anche quello di Ornago, fiore all'occhiello essendo al momento l'unico strutturato del Paese. 

Se il disegno dello scorso anno idealmente richiamava la forma del girasole, quello di quest'anno celebra l'armonia della natura così come il Borromini faceva nel XVII secolo. Non ci sono inoltre vicoli ciechi, per evitare di trasmettere al visitatore inquietudine piuttosto che felicità. Chi percorre il labirinto dovrà infatti restare a bocca aperta per la bellezza e la varietà di colori presenti, in modo da dare dimostrazion  a chiunque metta piede all'interno del tracciato della grandezza della natura.