Confcommercio si oppone alla pedonalizzazione a Desio: ecco il motivo
Servono eventi e politiche per rilanciare il commercio

La categoria dei commercianti, rappresentata da Confcommercio, ha già avviato un dialogo con i candidati sindaco: un incontro ufficiale si è tenuto con Andrea Villa, candidato del Centrodestra, e un altro è in programma con Carlo Moscatelli, candidato del Centrosinistra. L’obiettivo è portare all’attenzione dei futuri amministratori i problemi e le esigenze dei negozianti, segnalati da anni ma ancora irrisolti.
I problemi del centro di Desio

I commercianti di Desio devono affrontare numerose difficoltà che rendono il centro poco attrattivo. Tra i problemi più urgenti ci sono le vetrine abbassate, gli affitti troppo alti e la mancanza di parcheggi, che scoraggiano i clienti. A questo si aggiungono un’illuminazione scarsa, che crea problemi di sicurezza, e la preoccupazione per l’impatto della metrotranvia. Inoltre, l’arredo urbano necessita di un rinnovamento per rendere la zona più accogliente. Simone Errico ha evidenziato la necessità di un rilancio del Distretto urbano del commercio (Duc) e di politiche che favoriscano la riapertura dei negozi, dato l’alto numero di spazi sfitti. Per rivitalizzare il centro, propone di organizzare grandi eventi, anche intercettando quelli di richiamo che si svolgono a Milano.
Un “no” deciso alla pedonalizzazione
La proposta di pedonalizzare il centro di Desio ha trovato un’opposizione ferma da parte di Confcommercio. Secondo Errico, non ci sono le condizioni per un intervento di questo tipo, che potrebbe avere un impatto devastante sul commercio locale. La pedonalizzazione, spiega, richiede una programmazione di anni e un’offerta economica solida per funzionare senza danneggiare la città. Attualmente, Desio non è pronta: mancano i parcheggi e un’adeguata attrattiva commerciale. Il segretario ha chiarito che questa posizione non è dettata da pregiudizi, ma dalla necessità di creare prima le giuste condizioni, attraverso politiche che rendano il centro vivo e invitante, prima di considerare una trasformazione così radicale.