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Fortemente cercato e voluto nel calciomercato estivo, arrivato agli sgoccioli della sessione, Lorenzo Colombo ha firmato la prima rete in biancorosso al Mapei Stadium contro il Sassuolo, regalando la vittoria a Pessina e compagni.

Nato calcisticamente nel settore giovanile del Milan, squadra che crede tanto nelle potenzialità del numero 9 biancorosso, tanto da cederlo in prestito per fargli spiccare il volo sotto la guida di Palladino. Un giocatore che ha nelle vene il territorio brianzolo, nato a Vimercate nel 2002, ha intrapreso fin da piccolo questa travolgente storia d’amore con il calcio, cresciuto a pane e Batistuta, tanto da ispirarsi ai suoi gol, anche se per ragioni anagrafiche non l’ha mai visto giocare.  L’esordio a 18 anni in prima squadra allo Juventus Stadium con il Milan, una partita che poteva far tremare le gambe a chiunque per l’importanza delle due squadre, ma emozione a parte, Lorenzo ha subito convinto e conquistato gli addetti ai lavori che non hanno mai smesso di puntare su di lui. Arrivato a Monza, dopo la parentesi a Lecce, si è subito integrato nel gruppo biancorosso, dimostrando personalità e tanta voglia di crescere e far bene. Agli ordini di mister Palladino esalta le sue qualità e si propone per diventare un numero 9 da top club.  Il gol contro i neroverdi è stato definitivo di “alta scuola”, da vero centravanti.

Lavorare senza distrazioni, questo il motto principale per Lorenzo Colombo: "Essere in questa società è un motivo di orgoglio, adesso mi sento bene, all’inizio dovevo carburare. Mister Palladino mi sta aiutando tantissimo, può farmi crescere tanto. Lavoriamo a mille all’ora, non ci accontentiamo".

E se da una parte il Milan guarda dallo specchietto retrovisore il gioiellino di casa, dall’altra il Monza lo coccola e spera di gioire partita dopo partita per le sue prestazioni, senza dimenticare lo spessore umano di un ragazzo che è già un valore aggiunto per tutta la rosa.