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Foto Caprotti: un gol di Ronco al Sada contro il Genoa
Foto Caprotti: un gol di Ronco al Sada contro il Genoa

Le rivalità nel calcio non sono solo derby e non sempre vedono protagoniste squadre della stessa città, o comunque molto vicine geograficamente parlando. Ne è prova quella che contrappone il Monza al Genoa, della quale non si conosce l’origine e neppure la scintilla che l’ha fatta deflagrare. 

Una storia di sfide lunga 85 anni

Certo è che le sfide con il Genoa generano da sempre nell’universo biancorosso attese enormi proprio come la prima volta che le due formazioni si sono trovate di fronte: il 23 aprile 1939 in coppa Italia quando il Monza, sorpresa del torneo in quanto unica squadra di serie C arrivata ai quarti, venne sconfitto per 2-1 allo stadio di via Ghilini dagli ospiti che vantavano già nove scudetti (l’ultimo vinto nel 1924).

Genoa Vs. Monza: una storia di grande rivalità
Genoa Vs. Monza: una storia di grande rivalità

Un motivo plausibile di tanta rivalità emerge dai numeri: le due formazioni si sono trovate di fronte 55 volte nelle varie competizioni e per ben 31 volte hanno prevalso i rossoblù, contro 6 sole vittorie dei biancorossi e 18 pareggi, con un bilancio di gol di 81 a 34 a sancire la supremazia del grifone.  

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La storia attesta di tanti episodi che hanno dato vita a sfide accesissime in campo e a  sfottò fra le tifoserie, che sono secondi solo a quelli delle sfide con i “cugini” comaschi.      

Quel (non) fischio che decise una partita

La rivalità con il Genoa, già molto sentita, è letteralmente esplosa domenica 15 marzo 1981 seconda gara casalinga consecutiva dopo che la domenica precedente la Spal aveva espugnato il “Sada” per 2-0. Il Genoa di Simoni era in lotta per la promozione in serie A (che otterrà con il terzo posto finale alle spalle di Milan e Cesena) ed il Monza di Giorgis era in lotta per la salvezza (che non otterrà con l’ultimo posto in classifica). Primo tempo senza emozioni con il Genoa che ci prova, ma non passa. Dopo due minuti della ripresa accade però l'incredibile: arriva un fischio dagli spalti e tutti in campo si fermano pensando che ad effettuarlo fosse stato l'arbitro. Dalla panchina rossoblù parte una indicazione al centravanti genoano Roberto Russo, che in quel momento ha innocuamente il pallone fra i piedi al limite dell’area biancorossa sotto la curva sud occupata dai tifosi monzesi, di calciare in porta. Russo lo fa e manda il pallone in fondo al sacco, con il portiere Enrico Cavalieri che non cerca neppure di parare quel tentativo, certo come tutti che il gioco fosse fermo. Nulla di più falso! La giacchetta nera (allora vestivano proprio così i direttori di gara) Lanese di Messina fa cenno a tutti che lui non aveva fischiato nulla e che quella rete era dunque valida. Non si è mai capito da dove fosse arrivato quel fischio, ma di certo fu una "benedizione" per il Genoa che passò in vantaggio. Di certo fu un caso più unico che raro, a Monza non se ne ricordano altri, e inutili furono le proteste dei vari Pallavicini, Massaro, Blangero, Motta… Poi il Genoa raddoppiò chiudendo la contesa con la rete realizzata dal difensore Bruno Caneo. L’episodio, a tredici giornate dalla fine del campionato, fu un tassello importante di una stagione che segnò la fine di un’epopea leggendaria che dal 1975 aveva visto esplodere una piccola fantastica squadra con la maglia biancorossa, che per anni si era fatta onore nella durissima Serie B arrivando sempre ad un passo dal sogno chiamato Serie A, mai raggiunto perché regolarmente e maledettamente sfumato ogni volta all’ultima curva. Ecco, quel (non) fischio fece definitivamente moltiplicare la rivalità nei confronti dei grifoni.

Quando il Monza di Sonzogni fece tremare il grifone  

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Altra puntata fu la finale playoff 2006 nella quale le due formazioni si giocarono la promozione in serie B, con il Genoa corsaro a Monza per 2-0 ed i biancorossi di Sonzogni a sfiorare l' impresa nella partita di ritorno il 18 giugno al “Ferraris”. ” con un gol di Egbedi al 61° a far tremare i polsi ai liguri ed a sancire l'unica vittoria monzese in casa dei grifoni. Se in tutto ciò ci mettiamo anche alcune umilianti scoppole (di ancor fresca memoria il 5-1 subito a domicilio nell'aprile 2001 in serie B con tripletta di un certo Francioso…) la frittata è fatta. C'è chi sostiene che la vendetta, o più semplicemente la rivalsa, è un piatto così buono perché è dolce e non fa ingrassare… Beh, allora buon appetito caro vecchio Monza !