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Il manager ha ribadito con chiarezza che Sanremo rappresenta un elemento identitario della televisione pubblica italiana. "Penso che Sanremo sia un pezzo di Rai e che allo stesso tempo la Rai sia il vero motore e la vera forza del Festival", ha dichiarato con convinzione. Un attestato di stima che va oltre le logiche competitive tra emittenti televisive.

Le valutazioni commerciali potenziali

Quando i giornalisti hanno provato a sondare la possibilità di un interesse di Mediaset, Berlusconi ha tagliato corto: "Non mi pongo neanche la domanda. Riguardo certi ambiti ritengo si debba essere rispettosi". Berlusconi non nasconde che, qualora Sanremo diventasse disponibile sul mercato, Mediaset valuterebbe l'opportunità con un approccio prettamente aziendale. "Semmai un domani Sanremo dovesse essere sul mercato, lo valuteremo con l'atteggiamento giusto da azienda commerciale che valuta costi e ricavi", ha precisato.

Il ruolo del servizio pubblico

L'intervento si allarga poi a considerazioni più ampie sul ruolo della Rai. "La Rai ha un ruolo importantissimo in Italia, non solo per il sostegno all'industria dell'audiovisivo, ma anche per far vivere la nostra cultura, le nostre tradizioni e per l'identità italiana", ha sottolineato con passione.

Proposte di miglioramento per la Rai

Pur riconoscendo l'eccellenza del sistema televisivo italiano, Berlusconi avanza alcune critiche costruttive. "Bisognerebbe fare in modo che fosse più chiaramente editore del servizio pubblico", ha precisato. Aggiungendo poi: "Secondo me, la Rai dovrebbe fare più servizio pubblico. Che non vuol dire non fare intrattenimento, ma dovrebbe avere una missione più chiara".

La ricchezza del sistema televisivo italiano

sanremo

Il manager non nasconde la propria ammirazione per la televisione italiana. "La tv italiana è la più ricca d'Europa, anzi direi la più ricca al mondo", ha dichiarato con orgoglio. "Ciò che va in onda in una qualunque sera in Italia, nel resto d'Europa si vede, se va bene, nel giro di una settimana".

Un equilibrio delicato

"Da italiano mi auguro che il Festival rimanga in Rai", ha concluso Berlusconi, sintetizzando in una frase il suo rispetto per un'istituzione televisiva che va ben oltre la logica commerciale.