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Quante buone ragioni ci sono perché Colpani, Di Gregorio e Pessina (citati in rigoroso ordine alfabetico) debbano ritenersi molto soddisfatti per non aver partecipato alla disastrosa spedizione azzurra di Euro 2024? Tante, tante, tante…

Anzitutto, quella che io ritengo per loro la più gratificante, il non essere stati ritenuti all’altezza da quel Luciano Spalletti che passerà alla storia come uno dei peggiori, se non il peggiore, commissari tecnici della nazionale italiana. Perché, lo dico in modo convinto e volutamente provocatorio, non godere della stima e della fiducia di un incompetente può essere davvero motivo di orgoglio e soddisfazione.

Altra buona ragione per non essere stati parte della spedizione azzurra è che Andrea, Michele e Matteo si sono goduti in serenità le loro ferie, pronti per dare il contributo determinante alle loro rispettive squadre di club fin dall’inizio della nuova stagione. Squadra di club che per Pessina (rilassatissimo in vacanza come si vede dalla foto) sarà ancora una volta il Monza.

Pessina

C’è un’ultima ragione per cui tre dei maggiori protagonisti del primo biennio biancorosso in serie A  possono ritenersi soddisfatti. Considerate le scelte scellerate di Spalletti, soprattutto a livello di irrazionali posizionamenti tattici degli azzurri, non mi sarei sorpreso nel vedere Colpani giocare in linea con Bastoni, Di Gregorio prima punta e Pessina tra i pali.

Non potevo che commentare così la performance di una squadra guidata da un tecnico che ho sempre ritenuto (come scritto in tempi non sospetti) molto sopravvalutato. E fortunato. Ma questa volta la buona sorte non è bastata. Una squadra senza ritmo, senza idee, senza convinzione, senza tutto non poteva che portare a questi risultati. Spalletti ha tentato di arrampicarsi sui vetri, attaccando tutto e tutti già nelle precedenti gare del girone eliminatorio con quelle frasi senza senso esposte con un mal riuscito taglio filosofico o, in alcuni casi, con una per nulla malcelata volgarità. Per poi giustificare la debacle con la Svizzera per via della lunga ed estenuante stagione appena terminata e col caldo di Berlino. Come se Sommer e compagni avessero passato l’annata nel più totale riposo psico-fisico e come se la temperatura sul campo di Berlino fosse tale solo per gli azzurri. Un’altra performance del nostro C.T. degna del miglior conte Mascetti (alias Ugo Tognazzi) quando in Amici Miei si esibiva nella celebre scena della supercazzola che tanto ha fatto divertire le generazioni oggi non più giovanissime.  

 Chissà se il calcio italiano comprenderà che occorre prendere decisioni drastiche ed immediate non solo a livello tecnico. Certe figuracce non sono più accettabili e la colpa è anche di chi effettua certe scelte tecniche palesemente errate.

Paolo Corbetta   

Dopo l'eliminazione dall'Europeo, il commissario tecnico della Nazionale Italiana, Luciano Spalletti, ha affrontato con franchezza la situazione attuale e le responsabilità. In un'intervista successiva alla sconfitta contro la Svizzera, Spalletti ha dichiarato: "La responsabilità è sempre dell’allenatore. Con me il presidente federale Gabriele Gravina è stato sempre un professionista serio, ci parlerò". Ha poi aggiunto: "Non ho avuto molto tempo per fare le conoscenze, gli allenatori precedenti quasi tutti hanno avuto 20 partite per fare delle prove, io no. Qualcosa devo cambiare, ma non credo sia un risultato così scandaloso come ora verrà fuori". Il 30 giugno alle 12, Spalletti e Gravina terranno una nuova conferenza stampa per discutere del futuro della Nazionale.

Pressione e Responsabilità: Le Scelte di Spalletti

Riguardo alla pressione derivante dal suo ruolo, Spalletti ha commentato: "Questa pressione io l’ho scelta nel giorno in cui ho deciso di fare l’allenatore. E me la gioco. Tento di alleggerire la pressione ai miei calciatori. Ma poi succede quel che è successo in campo e la responsabilità è mia". Questa affermazione sottolinea come il tecnico sia consapevole delle sfide e delle critiche che il suo ruolo comporta, ma che è pronto ad affrontarle con determinazione.

Analisi della Sconfitta contro la Svizzera

Esaminando la partita che ha visto la Svizzera dominare, Spalletti ha dichiarato: "Il gol all’inizio del secondo tempo ci ha tagliato le gambe. Siamo stati poco incisivi. La differenza l’ha fatta il ritmo, siamo stati inferiori a loro nel primo tempo. Anche nelle individualità. Avevamo un passo diverso". Ha evidenziato come i problemi di ritmo e freschezza siano stati determinanti: "Il ritmo e la freschezza fanno la differenza. L’altra volta pensavo che avrei dovuto cambiare i giocatori, stasera li ho cambiati per farli recuperare ma non siamo in grado di fare più di questo".

Prospettive Future: Resettare e Puntare al Mondiale 2026

Guardando avanti, Spalletti ha delineato le priorità per il futuro: "Il discorso del Mondiale 2026 si farà piano piano. Ci vuole più gamba e ritmo, oltre alla qualità. In diversi siamo stati non continui nell’andare a pressare e ricomporci. Un po’ di cose che vengono anche da come abbiamo finito il campionato, non siamo arrivati bene, anche con questa temperatura". Questo dimostra come il commissario tecnico sia già concentrato su come migliorare la squadra in vista dei prossimi impegni, puntando su una preparazione fisica più adeguata e su una maggiore continuità nel gioco. La sconfitta contro la Svizzera e l’eliminazione dall’Europeo rappresentano un momento difficile per la Nazionale Italiana, ma Luciano Spalletti si dimostra determinato a prendere le redini della situazione, assumendosi le responsabilità e pianificando già il futuro. La conferenza stampa del 30 giugno sarà un momento cruciale per capire le strategie e le modifiche che verranno apportate per preparare la squadra ai prossimi impegni, in particolare il Mondiale del 2026.

Italia fuori all'Europeo: Spalletti in bilico, i quattro nomi per l'eventuale esonero 

Domani, intanto, è prevista una conferenza stampa alle ore 12 in Germania. Il presidente Federale Gravina parlare insieme a Luciano Spalletti. Secondo quanto appreso da MonzaNews, non sono previsti esoneri o dimissioni, ma non sono esclusi colpi di scena. In caso di cambio di tecnico, i nomi che si fanno sono quattro: Max Allegri, Stefano Pioli, Claudio Ranieri e Maurizio Sarri. 

La Svizzera fa fuori l'Italia, il post di commento di Stefano Peduzzi: ‘Ora resettare tutto' 

Di seguito il commento del nostro direttore Stefano Peduzzi sulla sua pagina Facebook: 

Fuori, ancora, per mano della Svizzera in una partita dove, di fatto, non siamo mai stati in partita. Altro giro, altra gara penosa.

Sul banco degli imputati un Ct che ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare: dalle convocazioni alla preparazione delle partite. Dimissioni o esonero: Spalletti non può andare avanti.

Ma resto dell’idea che, più che il Ct, si debba cambiare tutto dall’alto. Dopo due mancate qualificazioni ai Mondiali e un Europeo fallimentare, è il caso di una bella rivoluzione ai piani alti.