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I muri di Monza, soprattutto quelli del centro, sono da tempo bersaglio dei vandali che li ricoprono di tag e scritte offensive. Sabato 9 dicembre, dopo una manifestazione del centro sociale Foa Boccaccio, la situazione è peggiorata. Tra i luoghi più colpiti ci sono l'Arengario e il ponte dei leoni, che l'assessore Marco Lamperti ha mostrato sui social prima e dopo la pulizia

Lamperti ha dichiarato che gli interventi su edifici non tutelati sono più veloci, mentre per quelli storici serve l'autorizzazione degli enti competenti. Ha annunciato anche che da gennaio coinvolgerà Anaci (Associazione nazionale amministratori condomini immobili) in un progetto per ripristinare il decoro in città, con una strategia antigraffitari che distingua tra street art e vandalismo. Ha ricordato che imbrattare i muri è un reato e che la maggior parte dei writer agisce in centro, dove ci sono palazzine esposte, a differenza di altri quartieri con condomini recintati

Lamperti ha ripreso l'iniziativa del gruppo "Fight the writers", nato oltre dieci anni fa dai club di servizio e di cui faceva parte Anaci, con lo scopo di ripulire i muri della città. I promotori avevano anche sensibilizzato le scuole e organizzato giornate di pulizia, sostenendo che "il degrado richiama il degrado". 

Anche Italia Viva si era espressa nei mesi scorsi sulla lotta ai graffittari, proponendo un piano di recupero di monumenti, fontane, giardini e facciate architettoniche, soprattutto nelle vie più turistiche. Bruno Tarallo, coordinatore cittadino di Italia Viva, aveva invitato la comunità, la città e il tessuto sociale e produttivo a raccogliere la sfida del decoro, con il sostegno di un finanziamento senza precedenti da parte dell'amministrazione cittadina.