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marina berlusconi

Marina Berlusconi ha ricordato il padre come un uomo che ha segnato profondamente la politica e l’imprenditoria italiana. Sul rapporto tra Silvio Berlusconi e Vladimir Putin ha spiegato che era basato su un legame personale di stima reciproca, che però non ha mai messo in discussione l’appartenenza dell’Italia all’Occidente e alla Nato. Ha sottolineato come il padre fosse convinto che il dialogo fosse l’unica via per garantire la pace e che avesse sempre lavorato in questa direzione. 

Mio padre ha sempre fatto di tutto per avvicinare la Russia putiniana all’Occidente. E nell’ultimo periodo della sua vita diceva che Putin lo aveva deluso, che non era più l’uomo che aveva conosciuto.

Ha inoltre evidenziato che il padre vedeva in Putin un interlocutore con cui costruire ponti, piuttosto che alzare muri, credendo fermamente che un rapporto solido con la Russia potesse giovare non solo all'Italia, ma all'intera Europa. Marina ha anche precisato che, nonostante le relazioni amichevoli con il leader russo, Silvio Berlusconi non ha mai derogato alla fedeltà dell'Italia ai suoi alleati storici. 

Silvio Berlusconi

La nuova Silvio Berlusconi Editore

Uno degli aspetti su cui Marina Berlusconi si è soffermata è il progetto della nuova casa editrice che porta il nome del padre. L’obiettivo è quello di dare spazio a voci che abbiano qualcosa di significativo da dire, senza preconcetti ideologici.

Ha poi specificato che la Silvio Berlusconi Editore non sarà una casa editrice meramente commerciale, ma un progetto con una forte identità culturale: 

Anche per questo sono convinta che oggi gli farebbe piacere sapere che questo libro (“La fine del regime” di Alexander Baunov, prima edizione internazionale del saggio che in Russia è divenuto una bandiera contro la dittatura, ndr) esce proprio per la Silvio Berlusconi Editore, che, come Gruppo Mondadori, abbiamo lanciato l’anno scorso con la missione di difendere i valori occidentali, a partire da quelli della libertà e della democrazia. La nostra casa editrice vuole dare voce proprio a questi valori, pubblicando tanti modi diversi di interpretarli e di raccontarli, anche quelli su cui possiamo non essere d’accordo, e mantenendosi sempre distante da qualsiasi forma di militanza politica.

Marina Berlusconi ha ribadito che il padre credeva nella forza della comunicazione e della cultura come strumenti per cambiare la società, e questa nuova iniziativa vuole proseguire su quella strada: la casa editrice darà voce a una pluralità di autori con visioni differenti.

"Antifascista e anticomunista"

Marina Berlusconi ha ribadito la sua posizione politica e ha sottolineato come la difesa della libertà sia sempre stata il principio cardine della visione politica di Silvio Berlusconi.

Sono assolutamente antifascista, così come sono assolutamente anticomunista. Non vedo come possa non esserlo chiunque dia il giusto valore alla storia. Tutte le polemiche sulla necessità di dirsi antifascisti mi paiono, però, forzature strumentali.

Contro gli estremismi e i nemici della libertà non servono autocertificazioni di conformità: servono valori democratici, chiarezza delle idee, consapevolezza. Servono leader politici che guidino la società, invece che lasciarsi guidare solo dalla ricerca del facile consenso, assecondando – e spesso fomentando – la rabbia e le paure della gente.

L’opinione su matrimoni gay e suicidio assistito

Sul tema dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, Marina Berlusconi ha dichiarato che ognuno deve essere libero di vivere la propria vita e i propri affetti senza discriminazioni. 

Sono favorevole ai matrimoni gay. Guardi, se c’è qualcuno che dà valore alla famiglia, beh quella sono io. Avere una famiglia unita e solida è da sempre l’obiettivo principale della mia vita. Proprio per questo, sono convinta che la famiglia non possa essere ingabbiata in schemi e modelli standard, ma ognuno debba avere il diritto di creare la propria insieme alla persona che ama.

Pur mantenendo una posizione prudente sulla maternità surrogata, ha affermato che il riconoscimento dei diritti civili è un passo necessario in una società moderna. Sul suicidio assistito, ha riconosciuto la delicatezza del tema, sottolineando però che 

chi è afflitto da una malattia incurabile e dolorosa debba avere il diritto di porre fine alla propria esistenza con dignità, ovviamente sulla base di una decisione presa in totale libertà e consapevolezza.

Un ultimo aneddoto sul padre Silvio

Tirando fuori da una cartellina un foglio, Marina Berlusconi ha raccontato anche un ultimo aneddoto sul padre Silvio, lasciandosi andare ad un sorriso orgoglioso: 

Le leggo un passaggio di una intervista che ho ritrovato di recente. Sono le parole di un signore che nel 1985 immaginava la creazione di un network televisivo europeo: ‘Una televisione per l’Europa, per tutti i popoli dell’Europa, un unico programma, trasmesso in quattro lingue, capace di raggiungere contemporaneamente una popolazione di oltre 250 milioni di persone, consentendo loro di riconoscersi in comuni radici di civiltà, di cultura, di gusto. Per ora è una grande avventura, un grande rischio. Un’utopia affascinante cui è difficile sottrarsi. Ma che c’è di più meraviglioso del realizzare un’utopia?’. Quel signore, lo dico non per inciso era mio padre, Silvio Berlusconi. Sono passati quarant’anni, oggi le cose sono molto diverse da allora e viviamo un’epoca molto più violenta e piena di incertezze. Certamente, però, sarebbe meglio per tutti se nel linguaggio e nelle aspirazioni di chi nel nostro mondo occidentale ha responsabilità di governo tornassero parole come radici comuni, cultura comune, progetti comuni al posto di dazi, muri e, più in generale, delle provocazioni e delle minacce, se la politica ritrovasse pienamente il rispetto di sé stessa. Un’utopia? Forse sì, ma personalmente non voglio rinunciare a sperarci.

berlusconi

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