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Inutile nascondersi, la stagione del Monza stenta a decollare. Mancanza di continuità, non nelle prestazioni, ma nei risultati e, soprattutto, nel ritmo e nella cadenza delle gare.

Dal 6 ottobre il Teamservicecar ha giocato le prime 5 gare di campionato, per poi fermarsi un mese a causa dell’Europeo di Paredes, inserito scriteriatamente dalla federazione europea nel bel mezzo della stagione. A cavallo di dicembre sono state disputate altre 6 gare, a cui ha fatto seguito un altro stop dovuto alle feste natalizie, prolungatesi fino ad un mese a causa pandemia. Alla ripresa del 16 gennaio i monzesi sono tornati sul parquet per due complicate partite in sei giorni, a cui stanno facendo seguito questi ulteriori 15 giorni di stop. Si gioca a singhiozzo, manca omogeneità negli sforzi fisici e nei recuperi e una forte attitudine al gioco, ma così facendo ci si è trascinati fino a metà campionato. Ora il Monza avrà di fronte 13 partite, in cui dovrà però sfidare per ben due volte il Trissino e l’Amatori Lodi, che a 4 mesi dall’inizio del toreo non sono ancora state affrontate, mentre non verranno più incrociate Bassano e Follonica.

Foto Hockey Roller Monza

Ma come si può preparare la squadra a poter rendere al massimo delle prestazioni se le condizioni sono queste? Ce lo spiega il mister Tommaso Colamaria, quotidianamente alle prese con le emergenze “Gli eventi finora hanno indubbiamente reso difficoltoso il lavoro di preparazione ed in questi mesi è stato impossibile vedere la nostra squadra al top. Chiaramente è una problematica che accomuna tutti i club e che obbliga a porre un’attenzione particolare sui carichi di lavoro da sottoporre ai vari giocatori, con un’ulteriore analisi che comprenda il loro effettivo minutaggio anche in base a chi, nella vita privata, lavora. Un particolare che in uno sport come il nostro si accentua su squadre che hanno la maggior parte di atleti non “professionisti”. Per fortuna quest’anno abbiamo tra le nostre fila Albert Richard, che è un preparatore specifico e ci sta dando un contributo prezioso. Il suo è un supporto imprescindibile in fase di programmazione ed è abilissimo a connettere sia la disponibilità dei ragazzi, che delle strutture. In questo momento potremmo anche avvalerci di schemi e algoritmi, ma sulla carta è davvero una gestione che ha molti lati oscuri e complessi. Ad esser sinceri, nonostante i tanti anni trascorsi ad allenare, mi rendo conto che questo momento può rendere ancor più ricco il bagaglio di conoscenze ed esperienze.

Sabato a Grosseto una sfida dalle mille difficoltà

Un Teamservicecar che non riesce a trovare nulla di positivo nei risultati, nemmeno alla luce di un’ottima prestazione come quella di Follonica “Dal punto di vista pratico le difficoltà di questi mesi si rispecchiano in maniera indelebile in ciò abbiamo fatto due settimane fa contro il Follonica. L’aver ottenuto zero punti ha cancellato in parte le cose belle che abbiamo messo in mostra, offuscando i progressi evidenti sotto il piano del gioco, che sono stati vanificati da un paio di errori banali che abbiamo commesso. Ingenuità, ma anche mancanza di attitudine a certe situazioni, che si creano solamente nelle gare vere”. A rendere questa situazione ancor più complessa ci pensa la trasferta di sabato a Grosseto, contro una squadra che il Monza ha sempre sofferto “Il problema nasce dal fatto di esser fermi da due settimane, spezzando un ritmo che stavamo ritrovando. Lo stop contro il Matera ha avuto più di un risvolto negativo e oggi diventa veramente difficoltoso prevedere quale sarà il nostro tipo di prestazione”.

foto e fonte integrale: Paolo Virdi, Area Comunicazione Hockey Roller Monza