Claudio Ranieri, uomo d'altri tempi in un calcio governato da sceicchi
Nel post partita di Cagliari-Inter, il tecnico romano ha parlato dell'approdo di Mancini sulla panchina della Nazionale Araba
Claudio Ranieri non è mai banale, signore dentro e fuori dal campo, tutto d’un pezzo, purista e tradizionale, emblema di un romanticismo - e di un calcio - in via di estinzione.
Un calcio in continua metamorfosi, adombrato dall'ascesa di sceicchi arabi che, tra ingaggi faraonici e una fonte inesauribile di soldi, hanno monopolizzato il business del pallone.
Durante il post partita di Cagliari-Inter (terminata 2-0 per i nerazzurri), il tecnico rossoblù ha espresso la sua opinione sull'esodo in Arabia Saudita di Roberto Mancini, che allenerà, a cifre stellari, la Nazionale verde fino al 2027.
"Arabia? Non ci sarei andato, preferisco stimoli diversi ai soldi. La mia carriera con squadre di club finirà a Cagliari, non so quando. Se poi arriverà una nazionale che mi piacerà valuterò.
Parole che restituiscono la dimensione del personaggio Ranieri, un professionista impeccabile che in carriera ha messo il cuore davanti ad ogni decisione.
Etica precisa e uno stile invidiato da molti: l'approccio dell'allenatore romano ha fatto scuola e continuerà a farla.
A 71 anni ha scelto di tornare al passato, in quella Cagliari che lo aveva ospitato dall’88 al ‘91, di nuovo in Sardegna per riportare il club in Serie A.
Lui e la squadra, una cosa sola: missione compiuta.
Indimenticabili le sue lacrime al San Nicola nella finale play-off vinta contro il Bari al 94’: un gesto istintivo e naturale, un tripudio di gioia che racconta l’umanità di un grande condottiero, un maestro che ha saputo guidare il Leicester alla conquista della Premier League nella stagione 2015/16.
Un uomo che in Inghilterra, non a caso, è chiamato “Sir”.
Il Cagliari sarà la sua ultima squadra di club, poi arriverà il momento dei saluti.
Con la speranza di vederlo un giorno sulla panchina azzurra, per l’ultima danza prima dell’addio.
Per Claudio Ranieri, eroe popolare e aedo di sport, il calcio è semplicemente una questione di passione. Di sentimento, amore, vita.
La felicità non ha prezzo e per lui il denaro, a prescindere da tutto, non potrà mai essere una scelta.
A cura di Andrea Rurali
Da Pagine Mondiali