Venduta l’auto, ma i bonifici spariscono: scoperta maxi truffa in Lombardia, i dettagli
Centinaia di privati raggirati con bonifici annullati dopo il passaggio di proprietà. Indagate in tutto nove persone

Il meccanismo della truffa era semplice quanto efficace. Gli indagati contattavano privati intenzionati a vendere la propria auto e perfezionavano l’acquisto con l’invio di una ricevuta bancaria che attestavano gli avvenuti bonifici. Tuttavia, il pagamento non veniva effettivamente avviato nei circuiti bancari e il bonifico veniva annullato dopo il passaggio di proprietà al Pubblico Registro Automobilistico. Le vittime - localizzate per lo più in Lombardia, nel Milanese - si ritrovavano così senza auto e senza soldi.
Oltre 250 veicoli rivenduti e soldi trasferiti all’estero
Le auto acquisite con questo stratagemma venivano immediatamente rivendute a terzi, ignari della provenienza illecita. I proventi delle truffe, secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle, sarebbero poi stati reinvestiti o trasferiti su conti correnti esteri. I dati del PRA indicano che tra il 2022 e il 2023 sono stati effettuati oltre 250 passaggi di proprietà.
Indagini in corso su nove persone
L’indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano e coordinata dalla Procura della Repubblica, coinvolge complessivamente nove persone. Le ipotesi di reato sono associazione per delinquere, truffa, riciclaggio, estorsione e autoriciclaggio. Gli investigatori hanno parlato di un “collaudato sistema fraudolento” che, in alcuni casi, sarebbe stato attuato anche con “modalità estorsive”.

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