Caro Monza, ecco cosa ti manca: il duro lavoro di Palladino per la salvezza
Il punto di Paolo Corbetta dopo il ko di Bergamo
E’ decisamente poco salutare per il Monza di Palladino l’aria che si respira al Gewiss Stadium di Bergamo. A meno di tre mesi di distanza, i biancorossi incassano un’altra sonora sconfitta, nel suo complesso decisamente più pesante di quella dello scorso giugno. Perché allora era l’ultima giornata di un campionato in cui il Monza era aritmeticamente salvo da oltre un mese e quindi con poche motivazioni; mentre la sconfitta di sabato, che mette a nudo molte delle attuali debolezze dei brianzoli, rischia di impattare sugli equilibri mentali di una squadra che è appena stata completata (e forse non del tutto) nel proprio organico.
La riflessione appena fatta deve essere l’unico punto di contatto con la scorsa stagione. Concordo con Palladino che, come ha dichiarato a fine gara, se continuiamo a far confronti tra il precedente campionato e quello appena iniziato si commette un errore madornale e si va totalmente fuori strada. In questa stagione c’è un altro Monza, sia a livello di squadra che a livello societario. Se ci dimentichiamo che tre mesi fa è scomparso Silvio Berlusconi, con tutto quel che ne consegue, non potremo mai essere razionali e la “pancia” prevarrà sempre sulla “testa” in qualsiasi analisi.
Venendo alla gara con l’Atalanta, abbiamo visto un buon Monza per circa 25’. Poi, come già accaduto in altre circostanze in questo inizio di stagione, alla prima difficoltà la squadra si è sciolta come neve al sole. Qualcuno dice che manca un pensatore a centrocampo, qualcun altro che c’è poco peso in attacco, altri trovano lacune in difesa. Ci sta tutto. Io penso che oggi al Monza manchino soprattutto carattere e personalità, qualità che devono essere sfoderate nelle difficoltà per mostrare una reazione e tentare di risalire una china. Dare forza mentale ad un gruppo non è un lavoro facile, ma è proprio quello che, a mio parere, dovrà fare Palladino nelle prossime settimane, prima ancora che trovare i giusti equilibri tecnico-tattici.
Comunque, non facciamone un dramma. Il Monza ha perso contro una formazione nettamente più forte e non è certo dalla gara di Bergamo che mi aspettavo di fare i punti. Il varo dei calendari è stato quest’anno molto particolare con i biancorossi per le prime dieci giornate di campionato. Quasi tutti avversari di elevatissima caratura (Inter, Atalanta, Lazio, Sassuolo, Roma) nelle prime cinque trasferte; gare alla portata nei primi cinque turni casalinghi (Empoli, Lecce, Bologna, Salernitana ed Udinese). Ed è proprio da queste partite all’U-Power Stadium che il Monza dovrà trovare i punti su cui costruire la propria classifica. Non ho una particolare simpatia per le tabelle di marcia, che raramente i fatti consentono di rispettare. Ma nel mio personale ed ipotetico ruolino avevo ipotizzato che il Monza potesse avere tre punti dopo le prime tre giornate. Ed è molto positivo che i punti siano stati guadagnati contro un Empoli che presumibilmente sarà un avversario diretto nella parte destra della classifica. Avanti dunque, con giusto spirito critico ed altrettanta fiducia. Paolo Corbetta